Dall’Emilia alla Francia, la psicosi dei “clown assassini” arriva Oltralpe. Da alcune settimane la gendarmeria francese sta facendo i conti con la paura di bande di aggressori vestiti da pagliacci. Da settembre scorso il fenomeno ha toccato l’Italia, in modo particolare Modena e Reggio Emilia, anche se presunti avvistamenti non sono mancati nel resto della penisola. E se nella pianura padana alle segnalazioni non sono mai seguiti casi reali, in Francia la situazione è diversa perché la psicosi ha generato veri episodi di violenza. Come riporta il quotidiano Le Monde, le forze dell’ordine nei giorni scorsi hanno arrestato 14 adolescenti che sono andati in giro mascherati e armati di pistole, coltelli, spranghe e mazze da baseball. A Montpellier un uomo di 35 anni è stato aggredito con 30 sprangate da un criminale vestito da clown, che assieme a due complici lo ha poi derubato. In altri tre centri della regione di Héreault (sud della Francia) diversi automobilisti hanno denunciato di essere stati aggrediti da “clown violenti”. Ad Agde dei passanti allarmati hanno segnalato alla polizia la presenza di clown aggressivi in un parcheggio, che sono stati poi fermati dalla polizia.

Anche in Francia dietro la ‘moda’ del clown picchiatore ci sarebbe nient’altro che il proliferare online di video e serie tv con protagonisti pagliacci non proprio innocui. Oltralpe tuttavia a fare più paura non sono i clown, ma i “cacciatori di clown”, che erano comparsi timidamente anche in Emilia. A Frejus, Bordeaux o Sarrebourg giovani armati di mazze da baseball, coltelli o sbarre di ferro, membri di fantomatiche ronde anti-clown, radunatesi online, sono stati arrestati durante lo scorso fine settimana. E adesso a preoccupare, al di là e al di qua delle Alpi (la psicosi si starebbe diffondendo anche in Belgio e Svizzera), è soprattutto la ricorrenza di Halloween. Si teme infatti che per la ricorrenza il fenomeno comparso su internet possa creare l’effetto emulazione e che dei ragazzini possano vestirsi da clown e fingere aggressioni, e di conseguenza rischiare di essere a loro volta pestati dai cittadini che in rete propongono le ronde.

La trama in Italia per ora è sempre la stessa: sui social network utenti di un determinato paesino sperduto nella pianura emiliana segnalano di avere visto un pagliaccio armato inseguirli. A ruota nei commenti ai post vengono inseriti foto o video (in molti casi parti di film dell’orrore o di candid camera) che ritraggono spaventosi personaggi mascherati che rincorrono passanti terrorizzati. Il gioco è fatto: genitori spaventati per le uscite dei loro pargoli (in alcuni post si parla di aggressori pronti a strappare i bimbi alle madri) chiamano i carabinieri. Questi però giunti sul posto non trovano alcun riscontro. Soltanto voci di seconda mano. Alla segnalazione degli assalitori mascherati infatti finora non ha fatto mai seguito una denuncia. Se non in un caso: la scorsa settimana tre studenti di 14 anni sono stati a loro volta accusati di simulazione di reato e favoreggiamento. I tre si erano infatti inventati di essere stati aggrediti da due pagliacci nel centro di Reggio Emilia e per questo avevano sporto regolare denuncia. Incalzati dagli uomini dell’Arma che non trovavano riscontri alla loro versione, i giovani avevano ammesso di essersi inventati tutto per giustificare un ritardo a scuola. I militari, coordinati dalla procura della Repubblica di Reggio Emilia proseguono nella ricerca di chi sta fomentando le paure via internet. Per chi venisse beccato a diffondere la psicosi, il rischio è una denuncia per procurato allarme. Ma intanto, dopo la bufala dei tre studenti, un primo risultato per i Carabinieri è già stato raggiunto: a Reggio Emilia non ci sono praticamente più segnalazioni di clown per strada, mentre nelle scorse settimane erano state decine ogni giorno.

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