Cinque i feriti di questa giornata di tensione a Roma tra i lavoratori dell’acciaieria di Terni e la polizia all’ambasciata tedesca, tra questi due delegati sindacali. “Non mi spiego questa violenza, non ho visto azioni tali da giustificare la carica delle forze dell’ordine” dice il segretario generale Filea Cgil di Terni, Cristiano Costanzi, colpito dai manganelli alla testa e al mento e portato al pronto soccorso del policlinico Umberto I. “Ho avuto circa venti punti, ho perso molto sangue, io non ho avuto traumi per fortuna, altri mie compagni sono rimasti all’ospedale per accertamenti, avevano vertigini e altri sintomi” racconta. “Abbiamo manifestato in trentamila senza rompere una vetrina, e qui per cinque minuti di discussione su come arrivare al ministero si finisce con la testa rotta” dice un lavoratore. “Noi eravamo a mani nude, non è stato uno scontro, ma un’aggressione” aggiunge un altro. “Siamo qui per difendere il nostro lavoro, il futuro dei nostri figli, l’acciaieria è la vita di Terni, ma con il governo non c’è dialogo” chiosano  di Irene Buscemi

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Ast Terni, scontri a Roma. Landini: ‘Episodi non democratici, chiarire gli ordini’

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Jabil, 300 operai in mobilità: “Vogliamo lavorare. I sindacati? Tutti venduti”

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