Favoriscono le partenze dal Nord Africa, le tragedie del mare e gli arrivi nel continente europeo. Per questo motivo la Gran Bretagna non sosterrà le operazioni di soccorso per i migranti che navigando nel Mediterraneo tentano di arrivare in Europa. E’ quanto ha annunciato il Foreign Office in una risposta scritta alla Camera dei Lord. Il riferimento è alle operazioni Mare Nostrum, che chiuderà i battenti il 31 ottobre, e Triton che, coordinata da Frontex, prenderà il via il 1° novembre. Pur non essendo Triton propriamente un’operazione di soccorso, come ha spiegato più volte il direttore esecutivo di Frontex Gil Arias Fernandez, il governo inglese non vi prenderà parte: “Pensiamo che queste operazioni di soccorso creino un fattore di attrazione involontaria, spingendo più migranti a tentare la pericolosa attraversata via mare e causando quindi più morti tragiche e inutili”, ha affermato il sottosegretario agli Esteri del governo Cameron, Joyce Anelay.

La posizione britannica si è già attirata le critiche di alcuni attivisti. L’amministratore delegato del Consiglio per i rifugiati, ong britannica, Maurice Wren ha avvertito che la posizione del Regno Unito contribuirà che più persone “inutilmente e vergognosamente moriranno alle porte dell’Europa”. E ha aggiunto: “Il governo britannico sembra ignaro del fatto che il mondo è in preda alla più grande crisi di rifugiati dalla fine della seconda Guerra mondiale”. Secondo Wren, “la gente in fuga dalle atrocità non smetterà di arrivare. Salire a bordo di una barca traballante in Libia resterà una decisione apparentemente razionale, se la si è presa per salvarsi da un Paese in fiamme”. “La risposta – ha precisato – non è quella di costruire mura più alte della fortezza Europa, ma quella di fornire canali più sicuri e legali per l’accesso dei rifugiati alla protezione”.

La polemica si inquadra nel “tradizionale” braccio di ferro tra Londra e Bruxelles, la cui ultima puntata è la battaglia intrapresa dal governo britannico sull’extra budget. “Il Regno Unito non pagherà 2 miliardi di euro a nessuno il primo dicembre e respinge le richieste di pagamenti su questa scala”, ha detto ieri il primo ministro britannico David Cameron alla Camera dei comuni, in riferimento ai 2,1 miliardi di euro richiesti a Londra dalla Commissione europea come contributi aggiuntivi al budget del blocco a 28. Le elezioni del 2015 sono alle porte e il partito conservatore punta sullo scontro con l’Unione Europea per recuperare voti anche sul terreno del contrasto all’immigrazione, dove l’Ukip di Nigel Farage in questo momento detta la linea.

L’Italia intanto si sta apprestando a porre fine all’operazione Mare Nostrum grazie alla quale sono state soccorso 150mila persone in un anno. Dal 1 novembre l’Unione europea lancerà infatti Triton che sarà gestita dall’agenzia Ue delle frontiere Frontex e che aiuterà a pattugliare e controllare le fontiere. “La nostra operazione è esclusivamente quella del controllo delle frontiera. Mare Nostrum mirava alla ricerca e al soccorso. Sono due operazioni molto diverse – ha spiegato la portavoce di Frontex, Isabella Cooper, al programma della bbc, RAdio 4 Today – la nostra operazione riguarda una specifica area operativa e abbiamo solo un paio di navi e qualche aereo a disposizione. Il Mediterraneo è lungo oltre 2,5 milioni di chilometri quadrati. È praticamente impossibile avere una panoramica completa di ciò che accade in mare”.

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