“E’ un passo importante che ci chiede la società, non è un atto di disobbedienza civile, ma di intelligenza civile”. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commenta la giornata in Campidoglio, dove stamane i matrimoni di 16 coppie omosessuali stipulati all’estero sono stati trascritti nel registro capitolino. “Marino ha firmato un po’ di autografi”, ha scritto in una nota il ministro dell’Interno Angelino Alfano che alcune settimane fa ha inviato una circolare per far annullare le trascrizioni effettuate in altri comuni. “Non so se il prefetto Pecoraro seguirà gli obblighi imposti dalle circolari ministeriali, verificheremo se questi atti amministrativi verranno annullati, noi però oggi vogliamo riconoscere l’amore universale, l’amore che non ha barriere, non è condizionato dall’orientamento sessuale”, afferma ancora il sindaco, che rilancia: “Quello che è accaduto oggi succede a New York, a Helsinki, Boston, Madrid, è eccezionale solo qui da noi”. “Sono sacche di intolleranza e resistenza, ma crediamo che ormai il processo sia in atto, vinceremo noi”, affermano Gianfranco e Tommaso che si sono sposati a Berkley nel 2009, e oggi con due bambini formano una famiglia. “Non so che diritti acquisiremo, vedremo. Le loro crociate danneggiano i nostri figli. Ma questa pergamena mi fa ben sperare, è un atto morale e sono orgoglioso del mio sindaco”  di Irene Buscemi

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