Lunedì 13 ottobre è partita l’operazione ‘Mos Maiorum’: una sorta di super retata europea che prevede la schedatura dei migranti presenti negli stati dell’area Schengen che hanno aderito al progetto. Un’iniziativa che fino al 26 ottobre impegnerà svariati agenti in tutta Europa, sotto il coordinamento dalla Direzione centrale e dalla Polizia delle frontiere del ministero dell’Interno italiano, principale promotore del programma. 

Come spiega il documento adottato dal Consiglio dei ministri dell’Unione europea, al momento presieduto dal governo italiano, il principale obiettivo sarebbe quello di identificare gli immigrati irregolari e annientare eventuali gruppi criminali. Gli stranieri senza permessi saranno successivamente trasferiti nei loro paesi di provenienza, nel caso in cui questi ultimi abbiano firmato la convenzione di riammissione con l’Ue. Altrimenti verranno trattenuti per un periodo variabile a seconda dei paesi, oppure lasciati in libertà con avviso di espulsione. 
Secondo il documento del Consiglio, l’operazione si svolge in stretta collaborazione con Frontex (l’agenzia incaricata del controllo delle frontiere esterne dell’Ue), sebbene questa abbia immediatamente tenuto a precisare di non aver avuto “nessun ruolo nella pianificazione e nell’implementazione dell’operazione” ma di aver semplicemente collaborato con “statistiche e analisi dei dati riguardanti i flussi migratori alle frontiere esterne dell’Unione Europea”. 

Cominciato da appena pochi giorni, il programma Mos Maiorum ha già riscosso numerose critiche da parte di diverse associazioni. A Bruxelles il Collectif Mobilisation groupe 2009 sta già organizzando una manifestazione di protesta davanti alle istituzioni europee per il 22 ottobre, mentre in Italia l’Usb (Unione sindacale di base) ha lanciato l’operazione SOS libertà di circolazione e di residenza, con attività di informazione, orientamento e assistenza legale presso la loro rete di sportelli. “Si tratta di una risposta a questa ennesima strumentalizzazione della condizione dei migranti e dei profughi, col sostegno di attivisti sindacali, mediatori e avvocati che daranno risposte concrete a coloro che ne avranno bisogno” – spiega Soumahoro Aboubakar, dell’esecutivo nazionale Usb.

“L’operazione Mos Maiorum, con evidenti connotati etnici e razzisti, avviene dopo Aerodromos, lanciata a suo tempo dalla Grecia durante il proprio semestre di presidenza dell’Unione Europea – denuncia Soumahoro. E la memoria ci ricorda la caccia e le aggressioni di gruppi neo-fascisti ai danni dei migranti, accusati di essere le cause della crisi che continua a colpire. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme al suo ministro dell’Interno Angelino Alfano, con l’operazione Mos Maiorum stanno cercando di distrarre i cittadini dalle vere cause della crisi. La verità è che il governo, la Bce, l’Ue e i suoi stati membri approfittano del periodo per colpire i migranti insieme a tanti altri settori popolari, che certo non hanno nessuna responsabilità in merito all’attuale stallo economico. Anzi, i migranti sono vittime insieme ai disoccupati, ai precari, alle famiglie, agli studenti e ai lavoratori ormai trasformati in schiavi”, conclude il dirigente sindacale, spiegando che “le attività dell’operazione SOS Libertà di circolazione e di residenza convergeranno nelle manifestazioni e nello sciopero generale indetto dalla Usb per la data del 24 ottobre.” 

Siamo dunque giunti all’epilogo di una triste storia. In un’Europa estremamente disunita e sempre più assoggettata alle derive nazionaliste dei suoi stati membri, il Consiglio europeo a presidenza italiana è riuscito ad avviare una super operazione di polizia perfettamente coordinata. Nel frattempo tg e giornali continuano a parlare di ebola come se fosse la principale causa di morte sul continente, alimentando la psicosi dei cittadini e dando man forte a tutti coloro che guardano agli immigrati come ai principali responsabili della diffusione del virus, oltre che potenziali attivisti del gruppo terroristico Isis

Nasce da questi inquietanti presupposti e nell’indifferenza generale la messa in moto di un’operazione che dovrebbe far riflettere anche solo per il nome che porta… Mos Maiorum (costume degli antenati) come il termine latino che nella civiltà romana stava a rappresentare quell’insieme di principi che andavano a comporre il nucleo della morale collettiva. Un’etica vista come un complesso di tradizioni e valori in cui riconoscersi come membri di uno stesso popolo e di una stessa cultura. Esattamente le premesse più adatte per costruire una società multiculturale e aperta alle diversità, come quella in cui prima o poi dovremo inevitabilmente abituarci a convivere. 

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