La Legge di Stabilità per il 2015, licenziata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri che non ha però ancora diffuso il testo definitivo, prevede secondo il premier Matteo Renzi “18 miliardi di tasse in meno”. Ma tra le pieghe del documento c’è anche l’aumento del prelievo fiscale su casse di previdenzafondi pensione, polizze vita e fondazioni bancarie. Stando alle bozze che circolano in queste ore, infatti, i 3,6 miliardi di euro di coperture che dovranno arrivare dalla tassazione sulle rendite finanziarie deriveranno per 2,6 miliardi dalle misure già inserite nel decreto Irpef dello scorso aprile (che ha portato dal 20 al 26% l’aliquota applicata a prodotti di investimento, conti correnti e depositi postali) e per oltre 1 miliardo dal ritocco all’insù, appunto, della pressione sulle fondazione bancarie e sui rendimenti della previdenza complementare. In particolare, secondo le bozze le Casse di previdenza professionali vedrebbero il prelievo salire dal 20 al 26% e il “secondo pilastro” (fondi pensione aperti o chiusi) subirebbe un incremento dall’11,5 al 20 per cento.

Quanto alle polizze vita, secondo IlSole24Ore anch’esse, oggi esenti dall’Irpef per gli eredi, saranno sottoposte a una tassazione del 26 per cento. L’agenzia Public Policy riporta inoltre che anche il Tfr in busta paga, introdotto “in via sperimentale dall’1 marzo 2015 al 30 giugno 2018” per “i lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici ed i lavoratori del settore agricolo” che ne facciano richiesta, sarebbe soggetto all’aliquota ordinaria e non alla tassazione agevolata prevista attualmente. 

Via libera ai bonus per ristrutturazioni. Giallo su sblocco degli stipendi della polizia – Sul fronte delle uscite, le bozze in circolazione giovedì riportano poi che l’ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica delle abitazioni e quello del 50% per le ristrutturazioni sono prorogati al 31 dicembre 2015 e in entrambi i casi le misure si applicano anche per gli interventi sui condomini. Al contrario vengono eliminati gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni in cambio della rottamazione di veicoli usati. La norma originaria, che verrebbe cancellata, istituiva un fondo con una dotazione di 45 milioni di euro l’anno fino al 2015. Giallo, invece, sullo sblocco degli stipendi delle forze di polizia, che come è noto allo stato attuale risultano congelati per mancanza di risorse come quelli di tutti i dipendenti pubbliciDecisione che ha causato proteste senza precedenti. Alcune bozze riportano che polizia e giudici saranno esclusi dal blocco, ma secondo altri testi a incassare l’aumento salariale nel 2015 sarà solo la magistratura.  

Piano di razionalizzazione per le partecipate pubbliche – Uno degli articoli della bozza citata da Public Policy stabilisce che sia approvato entro il 31 marzo 2015 “un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente” detenute da enti e amministrazioni pubbliche con lo scopo di “conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Insomma, un progetto che a prima vista richiama quello presentato il 7 agosto al Parlamento dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli, che come è noto a giorni farà le valigie per tornare al Fondo monetario internazionale. Ma, di fatto, si ricomincia da zero. Dalla stesura del piano, appunto, che viene affidata a enti locali, Camere di commercio, università e istituti di istruzione universitaria pubblici e autorità portuali. Entro il 31 marzo 2016 gli organi di vertice di enti e istituzioni pubbliche dovranno poi trasmettere una relazione con i risultati ottenuti alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti e procedono alla pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione interessata. 

Fondi per social card e Terra dei fuochi – L’articolo 20 della bozza dispone uno stanziamento da 250 milioni di euro per il Fondo destinato a finanziare la social card e incrementa di 300 milioni, dal 2015, il Fondo nazionale per le politiche sociali. Una quota delle risorse stanziate, fino a un massimo di 100 milioni di euro, dovrà essere destinata al rilancio di un piano di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. A non autosufficienze e malati di Sla vanno 250 milioni, mentre per il 5 per mille a onlus e ricerca scientifica resta il tetto di 500 milioni. Per le scuole paritarie ci sono 200 milioni e il fondo di finanziamento ordinario delle università è incrementato di 150 milioni. Viene poi autorizzata una spesa di 10 milioni di euro all’anno dal 2015 al 2017 per interventi nella Terra dei fuochi. Viene poi autorizzata una spesa di 10 milioni di euro all’anno dal 2015 al 2017 per interventi nella Terra dei fuochi.

Mance per i forestali e l’autotrasporto – Nelle bozze spuntano pure i soliti fondi per i forestali della Calabria (140 milioni) e per l’autotrasporto (250 milioni). I porti potranno contare su 100 milioni per il dragaggio dei fondali. E arrivano “10 milioni di euro all’anno, a decorrere dal 2016”, per la proroga della convenzione con Radio Radicale.

Tagli a Csm, Corte dei Conti, Tar e Rai – Al contrario la Rai, che come previsto viene autorizzata a “cedere sul mercato attività immobiliari e quote di società partecipate”, dal 2015 si vedrà ridurre di un ulteriore 5% (dopo la sforbiciata da 150 milioni arrivata con il dl Irpef) l’ammontare del canone di sua competenza. Sono inoltre previsti invece tagli, anche se di ammontare non ancora quantificato, per le spese di funzionamento della Corte dei conti, del Consiglio di Stato, dei Tar, del Consiglio superiore della magistratura e del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia. 

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