Consumi fermi e calo di fiducia delle famiglie italiane. Nessun effetto positivo del bonus degli 80 euro. E’ quanto emerge da Confcommercio e Censis nel loro outlook trimestrale certificano quanto il Paese sia ingessato sul lato della domanda.”Tasse e bollette pesano tantissimo, non sono tanto gli oneri fiscali, ma l’incertezza burocratica, su quante imposte si devono pagare, dove e come” afferma Mariano Bella, direttore del centro studi di Confcommercio. “E’ intollerabile pagare più imposte sulla casa, Imu, Tasi, una via crucis a cui si deve porre rimedio, aspettiamo ancora i decreti attuativi della delega fiscale di marzo” commenta. Per quanto riguarda la legge di stabilità: “E’ giusto ridurre la pressione fiscale, oggi record mondiale, ma non mi soddisfa il modo con cui hanno presentato la manovra, non si capisce quanto peseranno i tagli di spesa, di imposte”. E poi aggiunge: “Inoltre fare una manovra in deficit è molto rischiosa, oggi si è alzato lo spread in maniera preoccupante, i mercati stanno reagendo negativamente, non considerare questo aspetto è da irresponsabili, bisogna stare attenti a come si annuncia una manovra del genere”. Sulla spending review da 15 miliardi afferma: “Io sono per tagliare la spesa improduttiva. Oggi però esponenti importanti del governo dicono che c’è il rischio di nuove imposte a livello locale, non vorrei che sulla carta si riducono le tasse e poi a fine anno risulta che il carico fiscale è aumentato, questo peggiora la situazione di incertezza che frena il Paese” di Irene Buscemi

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Legge di stabilità: carta vince, carta perde

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Lezzi (M5S): “Sgravio Irap è aiuto solo per grandi imprese. Serve reddito cittadinanza”

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