Vegliano affinché l’omofobia non venga considerata un reato e chiunque possa sentirsi libero di dare del “frocio” o “culattone” al proprio collega di lavoro o al vicino di casa. Vegliano affinché la famiglia alfa costituita da padre e madre venga preservata ad ogni costo e, al contrario, ogni forma “alternativa” e “anormale” di unione tra individui liberi, venga adeguatamente arginata.

Vegliano in silenzio e immobili, in piedi, con in mano un libro dal quale leggono (forse) alcuni passi importanti. Tra le letture più accreditate dei nostri guardiani silenziosi c’è, per esempio, “Sposati e sii sottomessa, Pratica estrema per donne senza paura” di Costanza Miriano, una preziosa guida per la donna moderna e madre di domani. Citando testualmente il libro in questione “La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio”, senza paura, mi raccomando.

Ma di paura ne viene tanta, invece, andando sul loro sito web in cui viene così spiegata la natura di questi difensori della libertà e in cui viene specificato che il loro non è un movimento, ma un metodo: “Sentinelle in Piedi è una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà. Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna. La nostra è una rete apartitica e aconfessionale”. Salvo poi essere costituita per la maggior parte da cattolici. Ma vabbè.

La miccia è stata accesa dal ddl Scalfarotto, approvato dalla Camera e ora in attesa di passare al vaglio del Senato, che sostanzialmente amplia la legge Mancino-Reale sulle discriminazioni etniche, razziali e religiose, includendo atti di omofobia e transfobia. Ciò che i nostri prodi guardiani chiedono, con la loro protesta silenziosa, non è altro che la libertà di poter essere omofobi in santa pace, senza che questo possa essere considerato reato; perché così sarà, nel caso in cui il decreto venga approvato. Vogliono sentirsi liberi di giudicare la vita di altri esseri umani e di affermare la loro superiorità di esseri “normali” in un mondo ormai decaduto e corrotto, Sodoma e Gomorra, preda di malsane idee di amore libero fra persone dello stesso sesso le quali pretenderebbero, addirittura, una tutela da parte della legge.

Le Sentinelle in Piedi (forti anche di illuminanti teorie come quelle proposte dalla Miriano), combattono pacificamente per ostacolare questo pericoloso processo di scardimento della famiglia tradizionale, il quale non farà altro che provocare una gravissima crisi di valori; lottano per la libertà di espressione (la loro!) e leggono “in segno della formazione permanente di cui tutti abbiamo costantemente bisogno, rivolti nella stessa direzione che è quella di un futuro migliore”.

Perciò, non credete a chi vi racconta favole sull’uguaglianza di tutti i cittadini e dei loro diritti, non lasciatevi incantare da slogan arcobaleno sulla bellezza di vivere la propria vita senza pregiudizi o discriminazioni, non date retta a chi va in giro sostenendo che l’Italia è uno dei Paesi meno tolleranti d’Europa nei confronti degli omosessuali, insieme alla Bulgaria. Sono tutte chiacchiere, menzogne usate per compromettere la fiducia degli italiani nell’istituzione più consolidata della storia: la famiglia tradizionale. 

La maggior parte di queste persone, a mio parere, non sa nemmeno cosa sia La Famiglia. Ho avuto la fortuna di crescere in una bellissima famiglia piena d’amore, uno di quei luoghi meravigliosi dove il cuore ritrova la sua pace col mondo. No, non come quella del mulino bianco, molto meglio. E’ all’interno della mia famiglia che ho imparato il rispetto per gli altri e la meravigliosa gioia di condividere i propri pensieri senza subire alcun tipo di giudizio. Ed è all’interno della mia famiglia tradizionale che mi sono resa conto che l’amore, l’affetto e il bene assoluto prescinde da qualsiasi forma di unione, semplicemente esiste. La famiglia è questo, solo questo: amore. Perciò mi indigno di fronte a tanta ignoranza condita con la più bieca presunzione di avere la verità in tasca, quella triste falsa sicurezza di chi ha paura di stare al mondo e di confrontarsi con l’altro, ma soprattutto di cercare dentro se stesso i motivi di tanta insofferenza. L’egoismo che rende schiavi di un’idea, l’unica possibile, seppur sbagliata: la propria.

Ora, care Sentinelle in Piedi, potreste anche tornare a sedervi e magari ridarci l’impressione di vivere in un Paese civile. Grazie.

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