Chi fa educazione motoria nella scuola primaria? Maestri e maestre con competenze o docenti che provano a far “muovere” un po’ i nostri ragazzi? Ho sempre pensato che fare ginnastica a dei bambini tra i 6 e i 10 anni sia delicato. Non basta mettersi in tuta per trasformarsi in un maestro d’educazione fisica. La maggior parte dei maestri e delle maestre cui vengono affidate le ore di educazione motoria, non hanno alcun titolo e alcuna professionalità da spendere.

Fare educazione fisica senza insegnanti preparati non serve: sarebbe meglio abolirla. Ne sono ancora più convinto dopo aver letto nei giorni scorsi la notizia che la Corte d’Appello di Roma ha chiesto circa 4 milioni di euro ad una professoressa d’educazione fisica condannata dai giudici della sezione giurisdizionale del Lazio, per colpa grave, dopo che una sua ex alunna è rimasta tetraplegica a causa di una caduta durante l’ora di motoria.

La vicenda risale a 26 anni fa. Un giorno come un altro. Un’ora di educazione fisica come tante. La ragazzina compie un esercizio sbagliato, finisce a terra e non riesce più ad alzarsi e a muoversi. E’ una tragedia: a 18 anni finisce su una sedia a rotelle e resta tetraplegica. I genitori fanno causa civile al Ministero dell’Istruzione. La Cassazione stabilisce che c’è un concorso di responsabilità della ragazza nell’eseguire l’esercizio, ma condanna il Ministero a pagare il 60% del danno: circa 4 milioni di euro, questa la cifra quantificata dalla Corte d’Appello.

E’ a quel punto che il Ministero si rifà sulla docente che secondo alcune testimonianze non sarebbe stata presente in quel momento o quantomeno sarebbe stata distratta. Resta il fatto che quell’esercizio non andava fatto in quel modo: probabilmente era pericoloso. O forse gli alunni non erano stati messi nelle condizioni di farlo in maniera sicura? Cosa potrebbe accadere nella scuola primaria dove la maggior parte dei maestri non ha mai fatto un corso di formazione sull’educazione motoria?

Abbiamo bisogno di figure specializzate o di fare formazione a chi già insegna. Nel sistema italiano dell’istruzione dal 2010 il nuovo termine di questa disciplina è “scienze motorie e sportive” coerentemente con la denominazione degli Istituti Universitari che provvedono alla formazione scientifica, tecnica e professionale degli operatori. Peccato che questi “professionisti” siano usati solo alla scuola secondaria e alle superiori e non alla scuola primaria.

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