“Il quadro macroeconomico è molto deteriorato rispetto al Def di aprile sia in termini di crescita, che è negativa, che in termini di occupazione”. Il ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan, alla fine del Consiglio dei ministri che ha licenziato la nota di aggiornamento al Def, il Documento di programmazione economica e finanziaria snocciola i dati che sono tutti negativi: “Il Pil scenderà dello 0,3% quest’anno e salirà dello 0,6% nel 2015, mentre il deficit/Pil salirà al 3% quest’anno per poi scendere al 2,9% il prossimo. Il rapporto debito/Pil si attesterà al 131,6% nel 2014, ma salirà al 133,4% nel 2015. Siamo in una situazione che richiama circostanze eccezionali – sottolinea il ministro dell’Economia e delle Finanze – per il quale con il rapporto deficit/Pil al 3% “è pienamente rispettato il fondamentale vincolo dell’Europa. A partire dal 2016 si riprenderà il ritmo di riduzione dello 0,5% per arrivare nel 2017 al pareggio di bilancio”  di Manolo Lanaro

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