Un centinaio di ebrei ultra ortodossi ha ritardato la partenza di un aereo perché si rifiutava di sedersi vicino alle donne. E’ quanto accaduto all’aeroporto JFK di New York su un volo El Al diretto a Tel Aviv. Il gruppo di ebrei era diretto in Terra Santa per festeggiare il Capodanno ebraico. Uno dei dettami degli Haredi, il gruppo conservatore di cui sono parte, obbliga alla segregazione tra uomini e donne. Quando il gruppo è salito in cabina si sono rifiutati di sedersi e hanno occupato il corridoio. 

Visto che gli ortodossi non volevano prendere posto per non venire meno alle loro osservanze, l’aereo non poteva decollare. Il gruppo di conservatori ha persino tentato di convincere gli altri passeggeri a cambiare posto offrendo loro dei soldi. Ma nessuno ha accettato, il ritardo cominciava a spazientire le persone a bordo e l’equipaggio si è difeso dicendo che l’assegnazione dei posti è automatica una volta prenotato il volo ed era troppo tardi per un cambiamento.

Hostess e comandante sono infine riusciti a convincere i religiosi a sedersi dove indicato dal loro biglietto. Il volo è stato definito da uno dei passeggeri: “Un incubo di undici ore“. Non solo la difficoltà di “gestire” le richieste degli ortodossi ma persino durante il volo, non appena il segnale annunciava che ci si poteva slacciare le cinture, gli uomini “saltavano” fuori dal sedile per radunarsi in piedi, lungo il corridoio, a debita distanza dalle signore. Ciò ha causato una ulteriore difficoltà all’equipaggio che non riusciva a muoversi con i carrelli per servire i pasti. 

Oltre alle scuse di rito, la compagnia El Al si è giustificata dicendo che si tratta di uno dei periodi di maggior traffico da e per Israele, ma che comunque verrà fatto ogni sforzo per soddisfare le esigenze di tutti i passeggeri.

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