Più del calendario, che sempre meno ormai coincide con il meteo stagionale, ce lo ha ricordato stamane il doodle di Google. Oggi è l’inizio ufficiale dell’autunno, l’equinozio d’autunno. In alcune regioni italiane, in realtà, questa data non dice molto, dato che in questa pazza estate appena trascorsa la stagione fresca sembra non essersene mai andata. “Dal punto di vista astronomico – scrive Media Inaf, il notiziario on line dell’Istituto nazionale di astrofisica – l’autunno ha avuto inizio alle 2.29 a.m. del 23 settembre sul meridiano di Greenwich, cioè alle 4.29 in Italia”. 

Ma cosa ci racconta questa data? Il suo stesso nome ci dice che oggi il giorno e la notte avranno la stessa durata. Ma forse non ci faremo molto caso. A meno di trovarci ai poli, dove, invece, è impossibile non accorgercene, perché al polo Nord inizia una notte lunga sei mesi e le condizioni sono rovesciate al polo opposto con un semestre di luce. Secondo gli astronomi, in realtà, le cose sono un po’ più complicate di come le abbiamo imparate a scuola. “Pensare all’equinozio come ad una giornata in cui la durata della notte e quella del giorno siano esattamente identici è una grande semplificazione – scrive Media Inaf, citando Joe Rao, insegnante e conferenziere presso il New York’s Hayden Planetariu -. Sarebbe così nel caso in cui la luce del Sole sparisse dal cielo una volta calato dietro l’orizzonte, e quindi se la Terra non avesse un’atmosfera e non esistesse il crepuscolo. Per avere la stessa quantità di luce e di buio – spiega il notiziario dell’Inaf – dovremo aspettare il 26 settembre, quando in effetti il Sole sorgerà alle 6:47 a.m. e l’ultimo raggio di luce sparirà esattamente 12 ore dopo”. 

Durata delle ore di luce e buio a parte, questa data ci dà informazioni diverse a seconda della parte di mondo in cui ci troviamo. Nell’emisfero agli antipodi rispetto al nostro, quello australe, l’equinozio di autunno, pur chiamandosi così, segna per esempio l’inizio della primavera. Questione di punti di vista. Sull’equatore, invece, la giornata odierna è caratterizzata dal Sole che brilla perfettamente allo zenit, un fenomeno che avviene due volte durante l’anno solare. 

Sono tutte conseguenze del fatto che la Terra non è una trottola perfetta, ma ruota attorno a un asse lievemente inclinato, per la precisione di poco più di 23 gradi, come dimostrano gli astronomi (un video da Youtube sui moti della Terra). Se non fosse per questa imperfezione, non esisterebbe l’alternanza delle stagioni e, probabilmente, la vita sul Pianeta. La data odierna, infine, interessa il nostro Pianeta anche per un’altra ragione: segna l’inizio, a New York, del vertice Onu sui cambiamenti climatici, una questione, secondo gli scienziati ormai non più rinviabile.

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