“Spero che questi politici sappiano mettere quel senso delle istituzioni e quel senso della Costituzione che, ahimè, molti costituzionalisti puri non hanno messo”. Risponde così Lucio Malan, senatore di Forza Italia, alla domanda de ilfattoquotidiano.it se non si stia limitando l’autonomia della Magistratura con l’indicazione da parte del parlamento di due candidati per la Corte Costituzionali che sono dei politici in carica, come il senatore azzurro Donato Bruno e il dem Luciano Violante. “Se Berlusconi, capo del Governo – continua Malan – avesse indicato un suo sottosegretario come presidente del Csm, come ha fatto Renzi con Legnini, la sinistra avrebbe gridato allo scandolo”. Anche sul candidato di Silvio Berlusconi per il Csm, l’ex deputato di Forza Italia Luigi Vitali (indagato per abuso d’ufficio e falso ideologico), la spiegazione di Malan è piuttosto originale: “Chi ha lavorato nel pubblico, quasi sempre prende la qualifica di indagato. E parlamento non può fare le sue scelte subordinate a un foglietto scritto da un sostituto procuratore della Repubblica). Malan nega contrasti interni al partito, dopo la fumata nera del candidato per la Consulta, Antonio Catricalà. “Lo conoscevamo meno”, si limita a dire il senatore che si dice convinto che oggi Bruno e Violante nella votazione di oggi (ore 18)   di Manolo Lanaro

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