Mancato accordo, licenziamento collettivo. Si fa sempre più fosco il futuro di T9, storica emittente locale laziale che rischia seriamente di chiudere i battenti, mandando a casa 20 dipendenti (7 giornalisti e 13 tecnici), dopo il fallimento delle trattative alla Regione Lazio con la proprietà dell’emittente. La società Sidis Vision SpA del Gruppo Caltagirone ha, infatti, annunciato l’avvio delle procedure di licenziamento. Una notizia letta in diretta dalla redazione del tg di T9 con un comunicato del cdr. “Chiude così, o forse no, una storica testata – legge una giornalista visibilmente emozionata – e non sappiamo quale sarà il destino del marchio T9 e non escludiamo che la testata non chiuda affatto. Di certo 20 famiglie si ritroveranno nelle prossime settimane senza lavoro. Noi comunque continueremo ad informare il nostro pubblico fino a quando potremo. Noi dipendenti – prosegue – siamo da mesi senza stipendio, costretti comunque a venire al lavoro”. A fianco dei dipendenti si schiera la giunta dell’Associazione Stampa Romana (Asr), che nella vertenza sedeva al tavolo delle trattative alla Regione Lazio. “L’Azienda ci ha fortemente deluso – spiega il segretario dell’Asr, Paolo Butturini – perché abbiamo provato più volte e insistentemente a chiedere di fare quello che prevede la legge, cioè a rendere meno traumatiche le soluzioni, di non ricorrere quindi al licenziamento e di provare a ricollocare i lavoratori all’interno del Gruppo. Siamo convinti come sindacato – ha aggiunto Butturini – che ancora oggi ci siano tutti gli elementi e le possibilità perché questo accada. Non capiamo perché l’Azienda non lo voglia fare, se non perché vuole liberarsi delle persone e questo non lo possiamo accettare”

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