500 milioni di dollari d’investimento, oltre cinque anni di sviluppo e la volontà di rivoluzione in una volta sola il mondo degli sparatutto e quello dei giochi online. In due righe questo potrebbe essere il ritratto di Destiny, l’ambizioso progetto sviluppato da Bungie (lo studio già dietro alla saga di Halo) e pubblicato da Activision. I lavori sul gioco sono stati portati avanti in un clima di segretezza quasi paranoica, capace di rivaleggiare con il tradizionale riserbo di Apple.

Per anni si speculò sull’esistenza o meno di Destiny finché, nel 2009, Bungie nascose alcuni riferimenti al titolo in un episodio della serie di Halo; dovemmo tuttavia attendere fino al 2012 per vedere qualche immagine preparatoria del titolo e, infine, la prima beta pubblica è stata lanciata appena qualche mese fa. Inutile dire che fra i giocatori il nuovo gioco di Bungie ha assunto fin da subito tratti quasi mitologici diventando, in pochissimo tempo, uno dei progetti più chiacchierati e seguiti del settore. Activision, da sempre molto attenta alle evoluzioni del mercato, se n’è accorta e, nel 2012 firmò un accordo decennale con Bungie, appositamente studiato per Destiny.

I dettagli economici del contratto non sono noti, tuttavia il publisher californiano, che possiede già le serie di Call of Duty e Skylanders, ha permesso agli sviluppatori una libertà creativa mai vista prima, garantendo a Bungie il controllo più completo sul gioco e, al tempo stesso, l’ha reso uno dei titoli più attesi da tutti i giocatori del mondo. Ma cos’è Destiny esattamente? A una prima occhiata il gioco potrebbe sembrare un semplice sparatutto in soggettiva dall’ambientazione vagamente fantascientifica: in realtà, dietro a meccaniche piuttosto collaudate, Bungie ha voluto sperimentare un inedito sistema di condivisione, unendo l’esperienza del giocatore singolo e quella del multiplayer in una sola vicenda. Sostanzialmente Destiny può essere affrontato in quasi totale solitudine ma ci troveremo sempre ad avere a che fare con un mondo persistente, popolato da altri esseri umani che, come noi, sono alla ricerca della soluzione ai grandi misteri cui accenna la trama del gioco.

L’operazione di Bungie è molto rischiosa, trovare il giusto equilibrio fra narrazione e innesto delle meccaniche online non è per nulla facile; Destiny dovrà dimostrare di avere un gameplay solidissimo per soddisfare sia chi cerca un’onesta avventura da vivere in solitario, sia chi ama gli scontri diretti, magari contro un avversario che si trova a chilometri di distanza. L’obiettivo di Activision e Bungie è chiarissimo: creare un mondo persistente su cui, nei prossimi anni, costruire un intero universo fatto di fumetti, videogiochi e, forse, addirittura film. Per questo motivo i creativi dello studio hanno passato anni a creare una vicenda, delle ambientazioni e dei personaggi che possano vivere di vita propria, molto più profondi di quanto sarebbe necessario per un “semplice” videogioco.

L’epica di Destiny è complessa quanto il fantasy televisivo e punta alla definizione di una vera e propria saga cosmica che, sicuramente, si arricchirà di nuovi episodi, nuove avventure e nuove caratteristiche. Al netto dei tecnicismi, però, in Destiny si intravede un tentativo inedito, la volontà di rompere gli schemi classici dei generi per sfruttare appieno tutto il potenziale delle console moderne e, soprattutto, di internet. Bungie, che con Halo rivoluzionò il mondo degli sparatutto, con Destiny potrebbe ripetere la stessa magia, tracciando in solitudine la strada che tutti gli altri sviluppatori dovranno seguire. Al momento è troppo presto per trarre delle conclusioni e, data la complessità del gioco, ci vorranno mesi prima di poter dare un giudizio complessivo all’intera operazione, in ogni caso, Destiny è l’evento videoludico del 2014 e, in un modo o nell’altro, ancor prima dell’uscita è già entrato a pieno titolo nella storia dei videogiochi.

Destiny è disponibile su Xbox One, Playstation 4, Xbox 360 e Playstation 3.

A cura di Nicolò Carboni

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