Il Comune di Roma ha stabilito con una delibera dello scorso 8 agosto dei maxi sconti a Vaticano, Vicariato e forze dell’ordine per i pass della Ztl. Per i primi due gli importi sono crollati a 56,38 euro, mentre il precedente provvedimento fissava dai 250 ai 350 euro la tariffa annuale per i permessi a seconda della potenza delle vetture. Le riduzioni invece per i pass delle auto private dei membri delle forze dell’ordine che devono recarsi in ufficio ammontano a circa il 50% (tariffe da 130 a 181 euro a seconda dei cavalli fiscali rispetto ai 266-366 precedenti) e al contrario di Vaticano e Vicariato che non hanno un limite prestabilito, hanno un plafond ben definito: 1180 riduzioni per i pass di poliziotti e carabinieri, 100 per i vigili, altrettanti per i pompieri, 120 per i servizi di sicurezza della Presidenza della Repubblica. 

L’assessorato alla Mobilità ha deciso il maxi sconto a seguito delle richieste dei responsabili di alcune forze di polizia, “al fine di consentire – si legge nella delibera – a tutti gli operatori in servizio presso i rispettivi uffici dislocati nelle zone Ztl di ottenere il permesso e di assicurare pertanto la propria presenza in servizio per lo svolgimento di tutte le attività di pronto intervento, in ordine e sicurezza pubblica”. Stessa richiesta da parte dei vertici del Governatorato della Città del Vaticano ma con motivazioni diverse visto che hanno rievocato i principi di extraterritorialità riconosciuti con i Patti Lateranensi, “in ragione del notevole numero di immobili della Città del Vaticano – è scritto – ubicati nella Ztl che determinano, pertanto, la necessità di numerosi spostamenti nelle Ztl”. 

Così mentre per i romani è arrivata la doppia stangata, con gli aumenti per i pass della Ztl decisi lo scorso maggio e per i parcheggi a pagamento (da 1 euro a 1,50 l’ora e la cancellazione degli abbonamenti mensili o dei bonus 4 euro per 8 ore) per i membri delle forze dell’ordine e Vaticano l’atteggiamento dell’amministrazione capitolina sembra in controtendenza. Il Comune di Roma, contattato da ilfattoquotidiano.it, non ha voluto commentare.

“Intanto stiamo raccogliendo le adesioni degli utenti – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – al ricorso collettivo contro i rincari delle strisce blu. Inoltre abbiamo presentato il ricorso al Tar, che si pronuncerà il 3 dicembre, contro gli aumenti della Ztl, che arricchiremo con queste ulteriori novità che il Campidoglio ci ha ‘regalato’. Oltre alla presunta discriminazione, per esempio, tra forze dell’ordine e qualsiasi altro dipendente pubblico – spiega Rienzi – ci sono i comuni cittadini impiegati in uffici e negozi della Ztl, ai quali a parità di stipendio non è concesso alcun privilegio. Questa delibera crea un motivo di disparità di trattamento e gli sconti a Vaticano e Vicariato la amplificano a dismisura. Mi chiedo se il Campidoglio faccia sconti anche ai dipendenti di tutti gli altri Stati, oltre che alla Città del Vaticano”.

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