Un ex professore universitario, a dire di alcuni testimoni ex compagno di liceo dell’ex premier Silvio Berlusconi, è la vittima dell’omicidio scoperto venerdì pomeriggio a Lodi. Gli agenti della Squadra Mobile sono andati a colpo sicuro in una via vicina alla stazione di Lodi perché sapevano che in un trolley avrebbero trovato i resti di Adriano Manesco, 77 anni, sulla cui scomparsa indagava già la Procura di Milano. L’indicazione che lì c’era il corpo dell’uomo, andato in pensione negli anni ’90, era arrivata dalla Procura di Piacenza.

Ventiquattro ore prima due uomini erano stati visti nella città emiliana disfarsi di vestiti sporchi di sangue. Portati in questura i due uomini, sotto la pressione delle domande, hanno svelato quello che era accaduto. Anche se al momento l’omicidio, avvenuto secondo chi indaga nel capoluogo lombardo, non ha ancora un moventeI due presunti assassini sono piacentini di circa 30 anni. Gli agenti della Mobile milanese hanno cercato nell’appartamento della vittima, che sembra non avere parenti, qualche indizio che possa spiegare l’omicidio. È stato ucciso probabilmente con un’arma da taglio nel suo appartamento di via Settembrini, a poche centinaia di metri dalla Stazione Centrale di Milano, dove viveva da 50 anni, solo.  I due fermati sono incensurati: in auto avevano un telo di plastica, dei coltelli, uno storditore elettrico, dei passamontagna, una pistola giocattolo e il computer portatile di Manesco, che gli inquirenti stanno analizzando.

Manesco, stando al racconto di alcuni vicini, aveva frequentato il liceo classico dei salesiani di via Copernico ma era l’unico della classe a non partecipare ai ritrovi organizzati tra gli ex liceali classe 1955. Secondo un conoscente era “riservato e molto educato. Abitava qui da 50 anni – racconta il condomino che vive al terzo piano mentre la vittima viveva al quarto -. Raramente vedevo qualcuno che veniva a trovarlo”. L’ex docente, che di solito vestiva in modo casual, camicia e jeans, aveva sempre con sé il suo zainetto quando usciva, ed era molto metodico tanto è vero che, puntualmente, ogni sabato pranzava in un vicino ristorante cino-giapponese. “Era molto premuroso anche per quel che riguardava il condominio – prosegue il vicino -. Un mese e mezzo fa mi aveva segnalato la presenza di un materasso nel solaio e temeva che qualcuno vi dormisse. Lui stesso aveva provveduto alla pulizia”. 

Dall’analisi del suo computer e dalla sua limitata cerchia di amici su Google+, emerge che negli ultimi anni i suoi interessi lo avevano portato spesso all’estero, in Asia, soprattutto in Thailandia, dove – secondo un breve curriculum su Linkedin – pare abbia insegnato in alcune università locali, mentre avrebbe genericamente lavorato anche a Taiwan, in Corea del Sud e a Singapore. In rete c’è traccia anche di una ricerca per una polizza assicurativa di un anno valida per tutto il mondo che sarebbe dovuta iniziare dal primo giugno 2011, giorno fissato per la partenza per Bangkok.  

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