Lo tsunami del 2004 aveva spazzato via la sua casa in Indonesia, inghiottendo lei e il fratellino di sette anni. I genitori li cercarono per un mese intero, ma alla fine abbandonarono ogni speranza di ritrovare i bambini vivi. Erano convinti che fossero stati inghiottiti dal disastro nell’Oceano Indiano, che uccise oltre 200mila persone. E invece, dopo 10 anni, la giovane Raudhatul Jannah è riuscita a riabbracciare la sua famiglia.

Tutto è iniziato con lo zio della quattordicenne, che vede per le strade di un villaggio una ragazzina che le assomiglia moltissimo e comincia a fare domande ai locali. Scopre che venne travolta dallo tsunami di dieci anni fa e trascinata dalle onde violente lontano da Aceh, dove viveva con la sua famiglia, una zona sperduta nel sud ovest della provincia dove lo tsunami ha ucciso 170mila persone. Lì un pescatore l’ha soccorsa e portata da sua madre, che per dieci anni si è occupata di lei e che le ha dato il nome di Wenny.

Dopo aver sentito la storia, i genitori di Jannah si sono subito precipitati a conoscere la ragazzina e hanno scoperto che si trattava proprio della loro bambina. “Dio ci ha regalato un miracolo”, ha detto la mamma. “Io e mio marito siamo felicissimi di aver ritrovato nostra figlia dopo dieci anni”, ha raccontato commossa. “Il mio cuore batteva all’impazzata quando l’ho vista. L’ho abbracciata e lei si è gettata tra le mie braccia”. Ora i genitori sperano di ritrovare vivo anche l’altro figlio che con Jannah cercò di resistere alla furie delle onde aggrappato a un pezzo di legno. “Cercheremo sull’isola di Banyak”, a 40 chilometri dalla costa. “Crediamo che possa essere sopravvissuto anche lui”, hanno detto. 

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