Maurizio Gasparri ci ricasca con Twitter e la conferma non poteva arrivare in modo più chiaro. Stavolta non sono gli inglesi boriosi o la Merkel che festeggia la Coppa del Mondo a farlo arrabbiare, ma quei ministri incompetenti che sono stati scelti da Matteo Renzi per la formazione del suo governo. Il vicepresidente del Senato se la prende soprattutto con le donne, con una particolare attenzione a Federica Mogherini. Basta dare un’occhiata ai dati emersi dal suo profilo per capire l’ossessione: da febbraio ad oggi ha menzionato ben 35 volte il ministro degli Esteri, seconda solo al Presidente del Consiglio, taggato da Gasparri in ben 65 tweet. Ma non sono solo le menzioni ad emergere in questa particolare analisi, c’è un altro dato inquietante: tra i personaggi politici, @FedericaMog è il profilo che riceve più risposte da Gasparri.

Su Twitter: Gasparri contro tutti

L’attenzione ossessiva potrebbe essere legata alla sua lotta per far ritornare i Marò a casa, considerando le sue precedenti critiche al titolare della Farnesina nel governo Letta, Emma Bonino, ma non è così. Per Gasparri ogni occasione è buona per criticarla: la candidatura per la carica di Alto rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza e ogni suo viaggio istituzionale all’estero, arrivando a consigliarle addirittura di andare su Google Maps per capire dove si trova Bengasi. A maggio, in occasione di una visita fuori continente, la critica si è trasformata in una vera e propria offesa con una frase che non lascia spazio a interpretazioni: “In America al massimo potrà fare shopping perché nessuno la prenderà sul serio”. Ma Gasparri ieri ha stupito ancora una volta mettendo insieme la sua poca considerazione per le colf e l’ennesima frecciata al ministro. Alla foto twittata dal ministro degli Esteri con la presidente del Cile Michelle Bachelet, ha risposto così:

Un tweet, otto parole, per indicare tutto il suo disprezzo per le colf e per dare la dimostrazione che per lui la normalità sono le colf sudamericane al lavoro presso famiglie europee e quello scimmiottamento dello slogan di Renzi è solo per far capire che sembra strano vedere una colf italiana in una casa cilena.

Marianna Madia si deve ritirare

Ma il ministro degli Esteri non è l’unica ad essere chiamata in causa. Ieri, in occasione del voto di fiducia sul maxiemendamento a decreto Pubblica Amministrazione, Gasparri non ha risparmiato tweet avvelenati per il ministro Madia e ha lanciato addirittura un appello ai familiari: “Richiamatela a casa, non può fare il ministro”. Ha poi confermato il messaggio anche nel suo tweet solito di offesa:

Ma dall’analisi del profilo dell’ex ministro delle Comunicazioni non ci sono solo offese. C’è un altro utente che Gasparri segue con molta attenzione e a tratti sembra provare una vera e propria ammirazione, il nome tutto attaccato fa già capire tutto: Criminideglimmigrati (@CriminImmigrati), con una descrizione chiara: “Tutti gli aggiornamenti sui crimini commessi in Italia dai nuovi colonizzatori”. A Gasparri piace talmente tanto questo profilo da averlo ritwittato un centinaio di volte negli ultimi sette mesi, utilizzando spesso l’hashtag #CriminiImmigrati. Le ministre possono star tranquille, di tanto in tanto Gasparri dedica il suo spazio su Twitter anche a capire quanti e quali sono i crimini degli immigrati. Dodici ore fa è arrivato un altro aggiornamento:

Twitter: @carlovalentino2

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