È successo mercoledì a Roma, nella zona della Fontana di Trevi: due turisti americani hanno pagato un conto di 42 euro per tre gelati e una bottiglia d’acqua e il giorno dopo si sono presentati al bar con un agente della polizia. La notizia ha attratto l’attenzione dei media statunitensi, dopo che James e Marian Luciani hanno rilasciato un’intervista al giornale The Local denunciando la loro disavventura con il dessert al Bar il Caffè. “Avevamo appena pagato 59 euro per la cena, compreso un litro di vino, e poi ci hanno fatto pagare 42 euro per il gelato”, ha lamentato la coppia, che ha preso in mano il menù solo sopo l’acquisto. Convinti che un costo così alto non potesse essere legale la coppia si è rivolta alla polizia, che li ha accompagnati al bar. Il gestore ha risposto alle accuse sostenendo che la coppia non aveva controllato la carta dei prezzi, che fissa il costo del gelato, appunto, a 13 euro.

“Siamo stati molto attenti ai borseggiatori a Roma, ma non pensavamo di poter essere raggirati in questo modo – ha detto James Luciani – avrei dovuto controllare il menù”. “Io sono onesto, è stata colpa del cliente”, si difende il gestore, “il gelato è molto grande, può essere considerato come un intero pranzo”. Intanto, come fa notare anche The Local, il profilo del locale perde ancora popolarità: “25 recensioni negative sul sito Tripadvisor”. La storia è stata raccontata anche dall’emittente americana Fox News e dal giornale inglese The Telegraph, che riportano anche i precedenti episodi di turisti anglosassoni sorpresi dai prezzi di Roma. 

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