A poche ore dall’inizio della manifestazione No tav in Val di Susa, arriva un duro attacco al movimento che si oppone alla costruzione della linea dell’alta velocità Torino-Lione da parte del governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. “Quand’è il momento di far vedere la faccia buonista del movimento, organizzano manifestazioni con la polenta e la banda di paese, con le mamme e i bambini che sfilano in corteo. Quando, invece, è il momento di creare danno, la sera con i volti coperti, lanciano bombe, bloccano l’autostrada, fanno azioni di vera e propria guerriglia”. Dalle colonne de la Repubblica Chiamparino dice “basta con la retorica dei valligiani buoni”.

“Serve una reazione della politica, a cominciare dal Pd, altrimenti le attrattive della valle andranno perse”, dice Chiamparino, secondo cui “il partito dovrebbe sostenere in valle soltanto le liste ‘Sì Tav‘”. Il governatore aggiunge “è palesemente portatore di un atteggiamento furbesco, ambiguo, fiancheggiatore. Credo che la presenza nel partito di chi assume questi atteggiamenti non sia più compatibile”.

Dal Pd Chiamparino si aspetta che “capisca, insieme a tutta la politica, ciò che è evidente ormai a tutti: l’opera si fa, si sta facendo e si farà. Si tratta di accompagnarla responsabilmente, governando la questione delle compensazioni. Sarebbe un segnale forte e nitido sul piano politico – sottolinea – se Renzi venisse a Chiomonte a visitare il cantiere della Tav, così com’è andato al Brennero o alla Brebemi”. L’attacco del presidente piemontese arriva dopo i nuovi scontri che si sono registrati nella notte tra il 25 e il 25 luglio al cantiere di Chiomonte tra manifestanti e polizia.

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