“Risparmi per 170 milioni di euro tagliando gli sprechi della Camera dei Deputati“. I parlamentari del Movimento Cinque Stelle presentano una serie di proposte per decurtare le spese di Montecitorio. “Attraverso una semplice votazione in aula – spiega il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio – si risparmierebbero più soldi rispetto a quelli previsti per l’abolizione del Senato”. Fra i tagli chiesti dai Cinque Stelle lo stipendio dei parlamentari (con tetto massimo di 5000 euro lordi al mese), i rimborsi per i gruppi parlamentari e le spese di rappresentanza. “Non capiamo noi perché – continua Di Maio – si continua a finanziare il Circolo di Montecitorio, il patriarcato di Antiochia e l’associazione ex parlamentari“. Nel mirino della spending review Cinque Stelle anche le spese sanitarie della Camera che ammontano a oltre un milione di euro. “Sono costi ingiustificati – chiosa la deputata Claudio Mannino – solo quando in ogni scuola con più di mille bambini ci sarà un pronto soccorso, sarà ammissibile a Montecitorio una struttura del genere” di Annalisa Ausilio

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