Bagarre al Senato, dopo la convocazione della conferenza dei capigruppo che potrebbe decidere sul contingentamento dei tempi dell’esame del ddl Boschi sulle riforme costituzionali. Ad accendere la discussione è il presidente del Pd, Luigi Zanda, che, mostrando in Aula il primo tomo di 842 pagine contenente gli emendamenti, osserva: “Il numero totale degli emendamenti è di circa 8.000, e permettetemi di esibire nel suo peso fisico il volume che racchiude gli emendamenti soltanto all’articolo 1. I nostri banchi”- continua – “non ci consentono di tenere, per poterli consultare, i volumi degli emendamenti finora stampati. Non entro nel dettaglio, perché non conosco i dati, né del quantitativo di carta che è stato consumato né del costo dell’operazione“. Il senatore Pd poi invoca la necessità della conferenza dei capigruppo per portare a termine correttamente il processo di discussione degli emendamenti. Non ci sta il senatore del Gruppo Autonomie e Libertà, Mario Ferrara, che si rende protagonista di un vivace botta e risposta con il presidente di turno, Maurizio Gasparri, il quale lo invita a “non starnazzare”. L’apice della polemica si raggiunge con il senatore dei Popolari per l’Italia, Mario Mauro, che, rivolgendosi infuriato a Zanda, commenta: “Il senatore Pd si chiede quanto si spende e quanto costa stampare questi emendamenti? Glielo dico io, costa quanto costa la democrazia, quanto costa la libertà di fare le cose. Questo è il prezzo” – continua, sbattendo il tomo degli emendamenti sul banco, tra gli applausi del M5S, Sel e Lega Nord – “e credo che sia auspicabile che i lavori della capigruppo smentiscano le dichiarazioni di esponenti del governo che parlano già di ‘ghigliottina’, tagliando così la possibilità del Parlamento di garantire un percorso costituzionale di buon senso”. “Peraltro” – osserva Gasparri – “si dicono cifre non corrette sui costi del Senato per giustificare le riforme. Quindi si potrebbe dire che la democrazia non ha prezzo”. Ironica la dichiarazione della presidente dei senatori Sel, Loredana De Petris: “A Zanda spiego come essere ecologisti, l’importante è assicurarsi che tutto venga riciclato. Magari potevano riciclare anche gli emendamenti alla riforma costituzionale Berlusconi (del 2005, ndr) che tanti vostri esponenti avevano presentato” di Gisella Ruccia

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