Una settimana lavorativa di tre giorni. Ma restando alla scrivania per 11 ore di fila. E in cambio di un allungamento della vita attiva. Tradotto: in pensione non prima dei 70 anni. A lanciare la proposta, simile a quelle del fondatore di Google, Larry Page, e del patron di Virgin, Richard Branson, stavolta è Carlos Slim. Ovvero il magnate messicano dei media che en passant è anche il secondo uomo più ricco al mondo. Per Slim, presidente e amministratore delegato delle società delle tlc Telmex e América Móvil oltre che della holding Grupo Carso, è necessaria una radicale revisione dei tempi del lavoro e del riposo. La sua ricetta, raccontata dal Financial Times, prevede che a hobby e nipotini si pensi solo dopo i 70-75 anni, mentre prima della pensione è opportuno avere più tempo libero a disposizione per il relax. Cosa che migliorerebbe la qualità della vita e la produttività. 

“Si deve lavorare per più anni, ma tre giorni alla settimana, anche 11 ore”, sostiene Slim, sottolineando che “ci sarebbe più tempo per il relax e per una migliore qualità della vita”. Non solo: “Con quattro giorni senza lavorare a disposizione diventerebbe molto importante creare nuove attività di intrattenimento e altri modi per tenersi occupati”. Come dire nuovo business, naturalmente. Ma non c’è solo questo: la nuova impostazione permetterebbe anche di affrontare meglio i problemi legati alla longevità e al suo peso sulle finanze pubbliche.

Slim, d’altronde, sta iniziando ad attuare una versione soft della propria soluzione anche nelle sue aziende: in Telmex offre ai lavoratori che sono entrati in giovane età la possibilità di andare in pensione prima dei 50 oppure di continuare a lavorare, ricevendo lo stipendio pieno, solo quattro giorni alla settimana.

Anche l’istruzione, per Slim, andrebbe ripensata. “Non dovrebbe essere noiosa ma divertente e dovrebbe insegnare a ragionare e non a memorizzare”. Filantropo convinto e con una fortuna stimata di 80 miliardi di dollari, dal canto suo l’imprenditore ha coltivato interessi anche al di fuori del mondo degli affari: appassionato delle sculture di Rodin, ha una vasta collezione d’arte. E di recente ha stupito il mondo annunciando a sorpresa l’intenzione di dividere il suo impero, America Movil, vendendo un quinto degli asset per evitare sanzioni. Le sue aziende controllano l’80% del mercato della telefonia fissa e il 70% di quella mobile in Messico. Slim punta a scendere sotto il 50%. La vendita gli farà incassare milioni e, secondo gli analisti, potrebbe permettergli di fare shopping di aziende all’estero. Tra i possibili obiettivi il quarto operatore telefonico americano, T-Mobile, nonostante le trattative avanzate con Sprint.

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