Sala stampa senza cronisti, il presidente della Commissione Affari Costituzionali e relatrice di maggioranza per il ddl riforme, senatrice Anna Finocchiaro (Pd), arriva in sala stampa e si trova ad essere intervistata dal suo addetto stampa. “Questa riforma che ha arricchito e precisato il testo di partenza del Governo ha in sé un grande merito innovazione – afferma la Finocchiaro – che si colloca coerentemente nel nostro sistema costituzionale e lascio intatto quell’equilibrio di sistema che è tipico del nostro ordinamento democratico”. Poi ai nostri microfoni su un rischio di svolta autoritari nella combinazione tra Italicum e Riforma del Senato, la senatrice dem risponde: “Lo escludo francamente. Nella riforma del Senato siamo stati molto attenti – dichiara -, siamo riusciti ad arricchire talmente di garanzie il ruolo del Senato che è difficile che una legge elettorale lo scompensi”. “La prossima legge elettorale – prosegue – dovrà essere in nessun modo essere afflitta da quei vizi di incostituzionalità  che aveva il Porcellum, questo lo dico perché mi sembra sia venuto con forza, anche dal presidente Renzi, un’intenzione migliorativa del testo – conclude – approvato alla Camera”. Lo scontro dunque sembra spostarsi sulla legge elettorale, anche dalle parole rilasciate in sala stampa dalla senatrice di Forza Italia Annamaria Bernini: “Se le riforme sono approdate finalmente in Aula è grazie al senso di responsabilità di Forza Italia e di Silvio Berlusconi, Renzi anziché entrare a gamba tesa nel nostro dibattito interno, tenga fede a tutti i patti, compresa quella legge elettorale che i professionisti dell’immobilismo vogliono stravolgere”  di Manolo Lanaro

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