Via la stella dal logo e l’azzurro che diventa quasi un accessorio della divisa ufficiale. In ventiquattro ore arrivano due colpi alla storia dell’Inter. E i tifosi si dividono: viene prima il marketing o la tradizione? La società ha scelto, i fan brontolano. Tutto è iniziato ieri quando il presidente Erick Thohir ha postato sul suo profilo di Instagram il nuovo logo del club nerazzurro: più pulito, meno cerchi, linee del monogramma semplificate. Maggiormente accattivante ma senza il simbolo dei primi dieci scudetti, racchiuso nella stella. Resterà solo sulla maglia. Una scelta dettata dal marketing perché la “ristrutturazione” ne consente un uso più agile sulle centinaia di prodotti pensati per il merchandising.

L’accoglienza è stata tiepida, i tifosi hanno sottolineato l’assenza ma il messaggio indirizzato a Thohir in varie salse è chiaro: “Fa niente, purché compriate”. Gli ultimi acquisti ormai certi non accendono la fantasia, oggi erano in programma le visite mediche per Yann M’Vila e Dodò. Sono loro i primi ingressi alla corte di Mazzarri, da domani (mercoledì 9 luglio) nel ritiro di Pinzolo e destinati a indossare la maglia nerazzurra. Qui inizia il secondo capitolo, più doloroso.

Foto ne circolavano da maggio e avevano già acceso la discussione, divampata questa mattina dopo la presentazione ufficiale. La nuova divisa dell’Inter è molto nera e poco azzurra. Meglio: è nera gessata d’azzurro, come la descrive Nike che l’ha ideata e prodotta. Una contraddizione per la prima annata “total Thohir” se si pensa alla frase con cui Giorgio Muggiani, pittore e illustratore, scrisse l’incipit del club il 9 marzo 1908 nel ristorante Orologio insieme agli altri soci: “Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale perché noi siamo fratelli del mondo”.

E invece con la proprietà internazionale, la Beneamata perde la stella e diluisce uno dei suoi colori. Le fasce verticali di uguale dimensione lasciano il posto a larghe bande nere intervallate da un righino azzurro che ha fatto ribattezzare la nuova divisa come “il pigiamino”. Uno choc per i tifosi che si stanno scatenando sui social e sul profilo Facebook della società. Divisi tra chi ne apprezza l’eleganza e i romantici, turbati dalla tradizione violata. “Quella maglia non ci rappresenta”, è il commento più ricorrente tra i detrattori del nuovo look. Negli ultimi anni il nero si era fatto via via predominante ma la scelta per la prossima stagione è un punto di svolta. In una discussione che in quattro ore ha generato più di mille commenti sulla sola pagina ufficiale del club, qualcuno prova a ricucire: “Troppo nera? L’importante è come la difenderanno in campo”.

Twitter: @AndreaTundo1

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