A turno le 98 lavoratrici della sanità, impiegate sino al 30 giugno scorso come operatrici socio-sanitarie alla Mangiagalli di Milano (la nota struttura pediatrica e ginecologica del Policlinico), continuano a rimanere accampate sul tetto di uno dei padiglioni dell’ospedale. Sono tutte mogli e madri di famiglia, che avendo avuto un contratto precario in scadenza hanno perso il lavoro perché escluse dal concorso bandito dall’azienda ospedaliera per coprire, con personale a tempo indeterminato, le loro stesse mansioni. “Ci avevano promesso che la graduatoria della gara – raccontano – avrebbe tenuto conto della nostra esperienza e dell’anzianità di servizio. Invece non è stato così e siamo state superate da giovani appena uscite dalle scuole”  di Fabio Abati

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