Show accalorato dell’europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, ospite de “La Zanzara”, su Radio24. L’esponente del Carroccio con un improbabile accento romanesco fa un appello polemico al presidente della Camera, chiamandola ‘Boldrin’, perché ha scoperto che il sabato la Camera dei Deputati è chiusa: “Il sabato non si fa un cazzo. E’ una vergogna. Boldrin, tu non fai un cazzo tutto l’anno, ma almeno il personale fallo lavorare il sabato. La casa della democrazia è chiusa, come le case chiuse. Ma che cazzo stammo a fà. Cittadini democratici, ribellatevi”. Poi annuncia: “Io il sabato farò aprire la Camera. Ho già cominciato con Annarella, che si era permessa di rompere i coglioni persino a Bossi. Alle autorità competenti ho detto: ‘Da oggi c’è l’ordine Borghezio davanti alla Camera’. E Annarella non si trova più, l’hanno fatta sparire”. Borghezio poi elogia il neofascista Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia Nazionale, e Junio Valerio Borghese , che tentò nel 1970 un colpo di Stato sotto la sigla Fronte Nazionale: “C’ha due coglioni così, è arrivato a un millimetro dallo sistemare la situazione. Certo, il Fronte Nazionale ci vorrebbe anche adesso, anche da noi come in Francia”. Non manca l’attacco al leader dell’Ukip Nigel Farage: “Dio stramaledica questi inglesi di Farage, proprio come si diceva quando c’era ‘lui’. All’epoca c’era la guerra e la gente parlava con coscienza di causa, con le bombe inglesi che cadevano in Italia. A questo Farage una bombettina sulla zucca, che peraltro è vuota, ci starebbe bene. Gli inglesi ci hanno liberato? E ci liberino anche da questo cazzo di Farage, così ‘famo’ un’operazione completa”. E aggiunge: “E’ un ubriacone ma questo fatto non è grave, perché nella politica c’è di tutto. E’ vero che Farage è riuscito a fare un gruppo nel Parlamento Europeo, ma ha reclutato il circo Barnum, anzi il circo è più serio”. Sul tema degli sbarchi, Borghezio riafferma la necessità di “sparare in testa” e di “tagliare i testicoli” agli scafisti e sulla diversa posizione del giornalista Gad Lerner osserva: “Daje al Gad. Lo famo in salamoia il gattaccio. Che brutto gattaccio, anche se è simpatico. Ma non ce capisce un cazzo, il Gad ha le idee confuse” di Gisella Ruccia

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