I videogiochi – ormai – sono del tutto sdoganati. Pertanto fare la miglior figura durante un E3, l’evento di settore più rilevante dell’anno, non significa più, come qualche anno fa, assicurarsi i favori, e magari anche gli acquisti, degli appassionati, perché per ogni fan di lunga data vi sono tanti, tantissimi giocatori meno vicini alle dinamiche dell’industria. Se si è in difficoltà però, come lo è Nintendo con Wii U, fare una buona impressione può essere comunque un punto dal quale ripartire. E dall’E3 2014, Nintendo può effettivamente provare a ridare slancio alla sua home console.

La compagnia di Kyoto, a Los Angeles, ha saputo proporre un’offerta interessante, per alcuni aspetti superiore a quella della concorrenza di Sony e Microsoft. Tradizionalmente sono i titoli sviluppati internamente ad avere maggior successo su console Nintendo, dunque non c’è da stupirsi se la totalità di quanto visto è in esclusiva, mentre gran parte delle produzioni per le altre console è multipiattaforma; inoltre, molti dei giochi per Wii U presenti all’E3 arriveranno entro la fine del 2014, gli altri nei primi mesi del 2015, similmente, ma poco meglio, a quanto accadrà su PlayStation 4, sensibilmente meglio della situazione dei titoli per Xbox One, con i più interessanti previsti tutti per l’anno venturo. Da questi due elementi, ma sempre tenendo in conto che bisognerà andare in apnea fino a settembre, perché nei mesi estivi non uscirà niente di interessante (ma è comunque appena arrivato Mario Kart 8) si può pensare ad un futuro meno grigio per la finora sfortunata piattaforma Nintendo, in verità poco supportata fin qui non solo dalle terze parti, ma anche dalla compagnia stessa.

Hyrule Warriors, Bayonetta 2, Super Smash Bros.: questi i tre titoli più interessanti sull’orizzonte temporale delle uscite, che a Los Angeles hanno fatto un’ottima impressione. Il primo, ispirato all’immaginario della serie The Legend of Zelda ma molto lontano dalle meccaniche classiche della serie, promette divertimento con poco impegno, e con una nuova prospettiva su luoghi e personaggi storici della saga; il secondo sembra replicare, e per alcuni tratti migliorare il predecessore, uno dei migliori giochi d’azione di sempre, e conta sul carisma e sulla sensualità della sua protagonista per sfondare; il terzo, tra i giochi più attesi in assoluto del 2014, continua a farsi desiderare, non avendo ancora una data nella sua iterazione per Wii U (ad ottobre sarà invece disponibile per Nintendo 3DS), ma sembra già sfoggiare una qualità sopraffina.

L’anno venturo? Due tenere mascotte, come Yoshi e Kirby, si apprestano a tornare, in titoli dalla direzione artistica unica. In Yoshi’s Wolly World tutto il mondo è fatto di stoffa e lana, per un platform classico ma dalle trovate interessanti; il pongo è invece la materia con il quale è costruito Kirby and The Rainbow Curse, con il paffuto esserino che torna a farsi palla, e ad essere guidato dallo stilo. E si potrebbe parlare ancora di Captain Toad: Treasure Tracker, Xenoblade Chronicles X, Splatoon, del nuovo Star Fox, tutti titoli che vanno nella direzione di un mantenimento, ma allo stesso tempo di un rinnovamento, di soluzioni di gioco classiche ed accessibili, da reinventare magari con il GamePad. Così come verso l’apertura e lo sfruttamento delle proprie proprietà intellettuali va la presentazione delle statuine amiibo, oggetti dotati di tecnologia NFC, che interagiranno con vari giochi, similmente a quanto accade nella serie Skylanders e in Disney Infinity.

Qualche anno fa si sarebbe scritto che Nintendo ha vinto l’E3 2014. C’è andata molto vicina, perché si è visto anche il prossimo – vero – The Legend of Zelda, anche se ne è stato mostrato troppo poco, seppur quel poco sia stato stupefacente. Di certo, la compagnia giapponese esce dalla fiera losangelina meglio di come ne fosse entrata, e finalmente con una direzione impostata.

A cura di Fabio Canonico

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