Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo vivono circa 350 milioni di persone diabetiche. A causa della retinopatia diabetica, stando ai dati resi noti a novembre del 2009, dopo 14 anni di diabete il 2% delle persone diventa cieco e il 10% soffre di gravi problemi visivi. Come fanno 35 milioni di persone a “vedere” il diabete?

I glucometri sono un ausilio indispensabile per la cura del diabete. Servono a misurare la glicemia, cioé la concentrazione di glucosio nel sangue. Anche alle persone con problemi di vista, lievi o gravi, dovrebbe essere consentito di misurare la glicemia in completa autonomia. Oggi i glucometri che consentono a una persona non-vedente di controllare i valori glicemici del proprio sangue sono rari e spesso non in linea con le nuove tecnologie. Addirittura per le persone sordo-cieche non esistono glucometri che consentano di effettuare in autonomia questo controllo.

Affinché i glucometri siano utilizzabili da chi è cieco, ipovedente o sordo-cieco dovrebbero avere almeno le seguenti caratteristiche:

  • Vocalizzatore elettronico per pronunciare con campioni di voce preregistrati tutte le operazioni che il glucometro mostra a schermo, compresi i valori glicemici
  • Interfaccia wireless affinché il glucometro mostri le informazioni a schermo anche su una barra braille. In commercio sono già presenti barre braille con interfaccia wireless. Questa caratteristica consentirebbe anche a chi è sordo-cieco di usare autonomamente il glucometro
  • L’attivazione o la disattivazione del vocalizzatore deve potersi effettuare mediante semplici pressioni di tasti, meglio se con un tasto dedicato. Questo commutatore potrebbe variare ciclicamente l’impostazione da: nessuna vocalizzazione, messaggi vocali, interfaccia braille, vocalizzazione e braille
  • Il vocalizzatore deve essere predisposto con la lingua del paese in cui il dispositivo viene venduto
  • Unitamente al vocalizzatore e all’interfaccia, si devono poter attivare o disattivare dei segnali sonori. Per segnali sonori si intendono brevi beep anche di tonalità diversa o veri e propri campioni sonori preregistrati
  • I caratteri a schermo devono essere sufficientemente grandi. Meglio se con colori chiari su sfondo scuro
  • La striscia reattiva dove apporre il sangue deve essere facilmente individuabile e raggiungibile dal dito di chi non vede. Se il glucometro è a striscia singola intercambiabile, il verso con cui inserire la striscia nel glucometro deve essere distinguibile col tatto. Inoltre la parte della striscia dove applicare il sangue deve essere facilmente identificabile col tatto
  • Eventuali software di gestione del dispositivo, se collegabile a un personal computer, devono essere totalmente accessibili e utilizzabili mediante lettore di schermo

Queste linee guida sono state scritte da due persone ipovedenti a causa del diabete, Fabio Fornari e Giuseppe Di Grande, che chiedono semplicemente che le aziende farmaceutiche investano risorse affinché tutti i glucometri possano aiutare chi è cieco o sordo-cieco.

“Politica è difendere il dissenso delle minoranze, perché le maggioranze si tutelano da sole” (Marco Travaglio). 

Articolo Precedente

Crisi, l’addio all’Italia degli over 50: “Nel 2013 quasi 100 mila espatriati”

next
Articolo Successivo

Yara e Maria Cristina, dove sono le madri degli assassini?

next