Gazprom, la più grande compagnia russa di rifornimento del gas, ha annunciato di aver avvertito la Commissione europea su “possibili interruzioni” nella distribuzione del flusso per l’Ucraina. Il governo di Mosca, infatti, ha rifiutato il compromesso con Kiev che aveva proposto il pagamento di un miliardo di euro adesso e il resto successivamente. La Russia ha deciso invece di introdurre un regime di pagamento anticipato: “La decisione – scrive la Gazprom – è stata presa a causa dei sistematici mancati pagamenti da parte di Naftogaz Ukraina. Il debito non pagato dalla compagnia per il gas russo fornito ammonta a 4,458 miliardi di dollari: 1,451 miliardi di dollari per le forniture di novembre e dicembre e 3,007 miliardi di dollari per quelle di aprile e maggio di quest’anno”. Gazprom, che inizialmente aveva garantito “il maggior sforzo possibile” per assicurare il gas all’Europa, ha sottolineato che la società energetica statale ucraina Naftogaz “è obbligata a garantire il transito” del gas verso l’Ue nei volumi previsti in base al contratto in vigore. Il portavoce del colosso russo del gas ha infatti garantito che il flusso per i consumatori europei continuerà ad arrivare “a pieno regime” . Intanto la società energetica statale Naftogaz ha deciso di ricorrere all’arbitrato della Corte di Stoccolma contro il colosso russo affinché sia stabilito “un prezzo equo” per le forniture di gas. Kiev punta inoltre a recuperare quello che considera “il pagamento eccessivo” dal 2010, per un totale di 4,4 miliardi di euro.

Il commissario per l’Energia dell’Unione europea, Guenther Oettinger, ha detto di non essere “pessimista” sul fatto che l’accordo possa ancora essere raggiunto. Il vice primo ministro russo Arkady Dvorkovich ha comunicato alle agenzie di stampa russe che la decisione sui prossimi passi da compiere in relazione all’Ucraina verrà presa dopo un incontro tra il ceo di Gazprom Alexei Miller e il presidente russo Vladimir Putin

Le trattative tra Russia e Ucraina erano iniziate la scorsa settimana sotto la supervisione del commissario europeo per l’Energia Oettinger ma fin da subito è sembrato difficile raggiungere un’intesa. “Vogliamo una soluzione globale che regoli le questioni del prezzo del gas e del pagamento del debito, ma non possiamo accettare il meccanismo di calcolo del prezzo proposto da Gazprom: vogliamo un prezzo equo e di mercato”, aveva spiegato il ministro dell’Energia ucraino Yuriy Prodan. Da parte sua il suo omologo russo Alexander Novak aveva chiesto il 10 giugno il pagamento di 1,47 miliardi dollari, corrispondenti alle fatture dovute per i mesi di novembre e dicembre 2013,mentre per le consegne di aprile e maggio 2014 aveva proposto un pagamento di 500 milioni di dollari.

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