“Basta con il meteo-terrorismo”. Sono pronti a dare mandato agli avvocati di denunciare i metereologi che avevano annunciato un maltempo che poi non c’è stato, gli albergatori di Rimini, protagonisti di una protesta che potrebbe arrivare fino alle aule di tribunale. A suscitare la collera dell’Aia, l’Associazione italiana albergatori della capitale della Riviera, infatti, sono state le previsioni del tempo relative al fine settimana del 14/15 giugno, che annunciavano pioggia battente, tuoni e fulmini anche se poi, alla fine, sia venerdì, sia sabato c’è stato il sole. “La situazione si sta facendo insostenibile – spiega Patrizia Rinaldis, presidente dell’Aia di Rimini – perché di weekend in weekend il ‘meteo-terrorismo’ sta causando danni gravissimi sia al turismo, sia all’economia. Le previsioni del tempo completamente sbagliate pubblicate su siti commerciali disincentivano le persone a venire al mare, e il risultato è che migliaia di attività locali, dagli alberghi ai ristoranti, dai negozi ai parchi di divertimento, stanno pagando il prezzo di questa mancanza di professionalità. A questo punto siamo stanchi di sopportare questa situazione e siamo pronti a dare battaglia”.

Se la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’esasperazione, spiega Rinaldis, è il meteo diffuso da alcuni siti web circa l’ultimo fine settimana, a scatenare le proteste degli operatori turistici è anche il ritardo con cui le previsioni sbagliate sono state corrette: “Non solo davano pioggia, tuoni e fulmini quando venerdì e sabato c’è stato il sole, e domenica il cielo era nuvolo ma senza precipitazioni, ma i siti in questione non si sono curati di cambiare le previsioni fino alle 12 di sabato. Troppo tardi perché, chi era rimasto a casa, decidesse di venire in Riviera. Il problema di questi bollettini meteo è che oggi non c’è alcun controllo su chi li diffonde, qualunque sito può permettersi di fare previsioni senza alcuna credenziale, e la gente, tra internet e smartphone, le ha sempre a portata di mano. Noi pretendiamo maggiore serietà, perché così non si può andare avanti”.

Sul piede di guerra contro il meteo-terrorismo, però, non ci sono solo gli albergatori. Anche i bagnini, ad esempio, hanno subito danni a causa delle previsioni sbagliate, e sono pronti a fiancheggiare l’Aia in qualunque forma di protesta. “Non parliamo solo di quest’ultimo weekend – spiega Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini di Viserba di Rimini – lo stesso è accaduto durante le festività pasquali, il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio. Non so se dietro queste previsioni ci sia il tentativo di fidelizzare l’utenza con bollettini catastrofici, ma il problema è che nell’ultimo periodo la tendenza a estremizzare il meteo si è fatta sempre più chiara. Il problema è che tali siti hanno la capacità di manipolare milioni di persone. Una volta solo i professionisti facevano le previsioni, oggi è tutto all’insegna della disinformazione, del disservizio”.

Stesso discorso per le altre attività commerciali del litorale. “Per capire che tipo di danno l’economia della Riviera ha subito basta riguardare a cosa è successo quest’ultimo week end. Ad esempio – prosegue Rinaldis – mi è capitato di parlare con la titolare di una pasticceria, che aveva in programma 3 catering per il fine settimana: glieli hanno disdetti tutti all’ultimo momento. Gli alberghi hanno perso circa il 50% delle prenotazioni, con un danno di circa 5.000 – 6.000 euro ciascuno dei 2.500 hotel della zona, e le spiagge erano vuote. Il tutto a causa di previsioni meteo che già di per sé non hanno grande attendibilità: oggi si pubblicano su internet i bollettini dei prossimi 15 giorni, ma su che base sono fatti, se il secondo giorno di previsioni è attendibile al 60% e il terzo sotto il 20%?”.

Anche l’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Maurizio Melucci si è schierato contro il meteo terrorismo. Dopo aver pubblicato, sulla sua pagina Facebook una cartina della regione che dava il sole su tutto il territorio, con il commento “dopo giorni di previsioni meteo pessime e molte disdette negli alberghi oggi le previsioni sono queste”, Melucci ha annunciato agli operatori turistici del litorale la convocazione di un tavolo per discutere del problema. Tavolo al quale, assicurano le associazioni di albergatori e bagnini, “aderiremo prontamente”.

“Abbiamo già perso milioni di euro a causa di questi presunti metereologi – sottolinea Vanni – e siamo stanchi di rimetterci. Andremo fino in fondo. E’ inaccettabile che qualcuno speculi sul web causando danni sociali enormi: la Riviera vive di 3 mesi all’anno di turismo, e questa forma di terrorismo che, vuoi per incapacità o per interessi sottaciuti, ci priva di milioni di utenti ogni fine settimana, non ci da il tempo di riprenderci. Se la stagione dovesse continuare così per noi sarebbe un disastro”.

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