Verratti ci sarà. In avanti, invece, si va verso il ‘gioco delle coppie’. Mancano tre giorni all’esordio dell’Italia nel Mondiale di Brasile 2014, ma iniziano ad emergere le prime, concrete indicazioni sulla squadra che affronterà l’Inghilterra a Manaus. In tal senso, buone notizie arrivano dall’infermeria, specie per quanto riguarda Marco Verratti. Il centrocampista del Paris Saint-Germain ha superato lo stato febbrile che lo ha costretto al riposo negli ultimi due giorni e torna quindi a sperare in un ruolo da titolare. Dopo il diluvio di ieri, questa mattina un’aria fresca ma a tratti umida e un cielo grigio hanno accolto gli azzurri sul campo del Portobello Resort di Mangaratiba. Secondo giorno di allenamento completo anche per Salvatore Sirigu, con Prandelli che come sempre ha fatto iniziare la seduta con una parte atletica divisa a gruppi. Inizialmente aperta solo per la prima ora, la seduta è invece rimasta completamente visibile alla stampa. Ed ecco che sono arrivate le prime indicazioni, con il ct che ha fatto svolgere una partitella su trequarti di campo, modificando per tre volte le formazioni. Dalla prima simulazione forse l’indicazione più importante: nella formazione con le pettorine rosse, infatti, Prandelli ha schierato Perin in porta, difesa con De Sciglio, Barzagli, Chiellini e Parolo; centrocampo con Pirlo, Verratti e De Rossi; Candreva e Insigne a supporto di Immobile. Dall’altra parte senza pettorine c’erano Buffon, Abate, Bonucci, Paletta e Darmian in difesa; Aquilani, Motta e Marchisio a centrocampo; Cerci, Cassano e Balotelli. Una cosa appare evidente, che nel gioco delle coppie in attacco Balotelli va sempre con Cassano, Insigne invece con Immobile.

Nelle due successive simulazioni, infatti, Prandelli ha rimescolato le carte soprattutto in difesa e a centrocampo. Nella seconda partitella, il ct ha schierato da una parte Buffon in porta, Darmian, Paletta, Barzagli e Chiellini in difesa; Thiago Motta, Pirlo e Parolo a metà campo; Marchisio a fare da collante offensivo con Cassano e Balotelli. Di fronte c’erano l’ormai recuperato Sirigu, poi Abate, Bonucci, Ranocchia e De Sciglio dietro; a metà campo Aquilani, Candreva, De Rossi e un tridente super offensivo con Insigne, Cerci e Immobile. Pochi minuti e Prandelli ha cambiato ancora: con Sirigu in porta, quartetto difensivo con Darmian, Barzagli, Chiellini e De Sciglio; è ricomparso il centrocampo a cinque con Pirlo, De Rossi, Verratti, Candreva e Marchisio, Balotelli unica punta. Dall’altra si è visto invece un inedito 3-4-3 con Mirante in porta; Abate, Bonucci, e Paletta in difesa; Cerci, Aquilani, Thiago Motta e Parolo in mediana; Cassano e Insigne a supporto di Immobile. L’unico gol è stato segnato da Marchisio su un tiro di Balotelli respinto da Mirante, ma le partitelle sono state disputate a ritmi elevati tanto che c’è stato anche un contrasto tra Chiellini e Cerci, con lo juventino rimasto a terra per qualche minuto.

In chiusura, poi, c’è stata una sessione di tiri in porta e calci punizioni con Balotelli e Pirlo protagonisti. Proprio lo juventino prima dell’allenamento ha ricevuto in albergo la gradita visita di Juninho Pernambucano. L’ex centrocampista del Lione e della nazionale brasiliana ha voluto ringraziare il regista italiano per averlo citato nel suo libro come fonte di ispirazione per calciare le punizioni. Pirlo ha regalato a Juninho una sua maglia azzurra autografata, mentre l’ex campione brasiliano ha portato in dono una maglia verdeoro del Brasile con nome e numero del giocatore italiano e una maglia del Vasco da Gama.

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