Tra il luglio 2013 e il maggio 2014 la Guardia di Finanza ha scoperto 853 evasori totali e rilevato l’evasione di imposte per quasi 2 miliardi nel settore immobiliare. È questo il risultato degli oltre 1.100 controlli eseguiti su operazioni di compravendita, intermediazioni, interventi di ristrutturazione e riqualificazioni energetiche. Grazie all’incrocio delle informazioni contenute in varie banche dati con i bonifici relativi ai pagamenti, i finanzieri del nucleo speciale Entrate hanno individuato numerose imprese che non hanno dichiarato, in tutto o in parte, i ricavi delle attività svolte e persone che hanno occultato redditi. Sono stati poi i reparti territoriali, dopo questo lavoro preliminare ‘a tavolino’, a svolgere gli effettivi controlli sul campo e a scoprire gli evasori, che devono allo Stato 1,1 miliardi di imposte dirette, 760 milioni di euro di Irap e 100 milioni circa di Iva evasi. I soggetti denunciati per reati tributari sono stati 295.

Sul conto di alcune imprese sono emersi anche altri illeciti economico-finanziari. Una di queste, pur avendo ceduto e locato vari immobili, è risultata essere evasore totale. Amministrata, di fatto, da un prestanome già sottoposto a misura restrittiva della libertà personale per reati di criminalità organizzata, aveva incassato circa 15 milioni di euro di ricavi e doveva corrispondere all’erario Iva per quasi 2 milioni di euro. Commessi i reati, era stata trasferita nel Regno Unito.

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