Raccontare la scienza non è facile. Molti ci provano e non tutti ci riescono. E’ questa un tipo di informazione che deve essere fatta da chi sa e da chi ci lavora, altrimenti viene facile scadere nel giornalismo da strapazzo  che crea solo danni. E di esempi in questi giorni ce ne sono tanti. Oggi però il focus è su un appuntamento importante, perché è  la Giornata mondiale dell’ambiente, che istituita nel 1972 dall’Assemblea generale della Nazioni Unite non intende celebrare nulla, ci mancherebbe altro con tutti questi problemi irrisolti che affliggono il nostro Pianeta che abbiamo, ma proporre, questo sì, una riflessione sui temi più importanti, quali la scarsità di acqua, i cambiamenti climatici e l’inquinamento (atmosferico, del suolo, della acque e via dicendo…).

Il Cnr per questa occasione ha pubblicato uno speciale che sarebbe assolutamente da seguire, perché dobbiamo pensare a quelli che vengono dopo di noi, dicono, per lasciare un mondo possibilmente sano ai nostri figli e ai nostri nipoti. Ma come?

Con piccoli accorgimenti. Per esempio? “Consuma di meno, elimina gli sprechi e mettiti nell’ottica di un naufrago moderno su un’isola deserta, che deve riusare tutto quello che possiede in modo efficiente e parsimonioso” dice Mario Tozzi, geologo e ricercatore. “Secondo, non lasciare i dispositivi in stand-by: ben tre miliardi di euro possono essere risparmiati da subito, per decenni per gli elettrodomestici abbiamo usato i vecchi interruttori…’. Poi ci sono i rifiuti, soprattutto quelli  di apparecchi elettrici ed elettronici che possono contenere metalli pesanti e pericolosi veleni che non devono essere dispersi. Televisori, frigoriferi, computer e telefonini non possono quindi essere gettati nei comuni cassonetti della spazzatura, ma piuttosto devono essere portati verso precisi punti di raccolta, così da essere riciclati.

Ma c’è un punto dolens nelle città. I trasporti e le auto private. In Europa negli ultimi tempi le vendite di auto elettriche continuano ad aumentare. L’auto elettrica è un’alternativa ‘green’ alle macchine alimentate a benzina o diesel. Usare questo veicolo aiuta a  limitare al massimo le emissioni nocive per l’ambiente, “che diventano addirittura inesistenti se l’energia elettrica utilizzata per ricaricare l’auto viene prodotta da fonti rinnovabili”. E se non si può comprare l’auto dell’ultima generazione? Che fare? Quando proprio non possiamo fare a meno di spostarci con la nostra macchina a benzina o diesel, riduciamo la velocità così da risparmiare 10 euro ogni 500 km, è il consiglio degli esperti.

La lotta agli sprechi alimentari è uno dei temi centrali di questa giornata mondiale. Lo spreco di cibo e il danno ambientale sono generati per circa la metà dai processi di trasformazione industriale dell’alimento e dal suo trasporto sulle nostre tavole” dicono i ricercatori del Cnr, “ma  ognuno di noi può nel suo piccolo cambiare la situazione, ad esempio, facendo la spesa in modo mirato, controllando la data di scadenza dei prodotti, finendo ciò che è nel frigo prima di acquistare nuovi alimenti, comprando le quantità giuste e riciclando gli avanzi”.

Auto, rifiuti, cibo, lotta agli sprechi…tutto qua? No. Ci sono novità anche per quanto riguarda il risparmio energetico. Si sta lavorando a una normativa che prevede delle misure di incentivo fiscale per interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche delle unità immobiliari, sarebbe a dire che i lastrici solari possono essere trasfromati in giardini pensili. Che sarà mai, dirà qualcuno. Non è uno scherzo questo perchè ci sarà un doppio guadagno. I tetti verdi, infatti, oltre a produrre un notevole risparmio energetico, consentiranno anche dei benefici fiscali. Che ne dite? Non è il top?

Lo speciale del CNR

 

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