I due preti italiani rapiti lo scorso aprile in Camerun sono stati liberati la notte scorsa; insieme a loro è stata rilasciata anche la suora canadese Gilberte Bussier. Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri sono stati poi recuperati dai nostri militari vicino ad un villaggio nei pressi di Amchidé, a pochi passi dalla frontiera con la Nigeria.

I preti, entrambi vicentini, e la religiosa fanno parte della Congregazione di  Notre-Dame di Montreal ed erano stati rapiti in Camerun lo scorso 4 aprile. Quel giorno i tre erano stati prelevati da due gruppi armati nelle loro abitazioni nella diocesi di Maroua, nel nord del Paese. Don Giampaolo Marta era in Camerun da più di sei anni, mentre don Allegri era tornato a settembre, ma in passato aveva vissuto a lungo nel paese africano. 

La notizia è stata subito commentata dal direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi: “E’ una notizia che ci riempie di gioia. Il Santo Padre, che fin dall’inizio aveva seguito la drammatica vicenda, ne è stato tempestivamente informato. Ringraziamo il Signore perché questa vicenda è giunta a una conclusione positiva”. “Allo stesso tempo”, ha proseguito, “continuiamo a pregare e ad impegnarci perché ogni forma di violenza, odio e conflitto nelle diverse regioni dell’Africa e nelle altre parti del mondo possa essere superata, e rinnoviamo il ricordo e l’impegno per le molte altre persone innocenti di diversa condizione ed età che, come ben sappiamo, rimangono vittime di inaccettabili sequestri in diversi luoghi di conflitto”. 

Una delle prime ipotesi sul rapimento fatta dalla polizia e dai servizi camerunesi era quella degli integralisti di Boko Haram, impegnati nello sterminio di cristiani e islamici moderati nel nord-est della Nigeria, area che confina proprio con il nord del Camerun, dove erano stati rapiti i due sacerdoti vicentini.

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