Dopo gli scontri dei giorni scorsi, sono tornati a manifestare i facchini del magazzino Ikea di Piacenza. Domenica pomeriggio, alcune centinaia di lavoratori della logistica del sindacato Si Cobas, insieme a attivisti dei centri sociali di Bologna, hanno sfilato in corteo con bandiere e striscioni per le vie della città. Al centro della protesta la sospensione di 33 lavoratori, decisa dalla cooperativa San Martino, quella che gestisce il magazzino Ikea. Un gesto che Edoardo Pietrantoni, segretario dei Cobas di Piacenza, ha definito “un attacco senza precedenti per eliminare un sindacato scomodo”. Secondo il segretario, oggi “le cooperative prevedono un trattamento diverso rispetto ai dipendenti di Ikea: non coprono mutua e infortunio, chiedendo però più produttività”. Una situazione “inaccettabile”. Tanti i lavoratori arrivati da fuori città. Soprattutto da Bologna, dove la vertenza dei facchini della Granarolo è andata avanti per mesi  di Giulia Zaccariello

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Sfruttamento del lavoro nella logistica, pm: “La committenza è connivente”

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Milano, lavoratori contestano gran gala Croce rossa: “In 4mila rischiamo il posto”

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