Editoriale di apertura di Michele Santoro, che annuncia il nuovo programma “Anno Uno”, condotto da Giulia Innocenzi e in onda dal prossimo giovedì. Il timoniere di Servizio Pubblico parla del comizio di Grillo a Piombino e affronta il caso Lucchini e la crisi dilagante delle aziende che stanno chiudendo. E osserva: “Io mi sento più vecchio di Grillo. Mi sono occupato di fabbriche d’acciaio prima che lui nascesse”. Ma critica Grillo per l’attacco contro i sindacati: “Si sa, sono un individualista sfegatato e coi sindacati non ho mai avuto rapporti facili. Ma andate su internet e fate una ricerca. E verificate se mai è esistito nel mondo un periodo di benessere sociale negli USA, in Giappone, in Europa quando i sindacati erano troppo deboli. Se i sindacati fossero la peste, la democrazia sarebbe morta. E il 1 maggio sarebbe già morto”. Sugli applausi dei poliziotti agli agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi, afferma:  “I poliziotti che hanno applaudito come possono garantire il rispetto della legge se sono i primi loro a non rispettarla?”. E conclude: “I sindacati sono un’altra cosa che deve cambiare. Il 1 maggio è la festa di chi crede che la vita può cambiare. Anzi, che la vita cambierà”

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