Sulla torre degli indignati, Mirko, un operaio della Lucchini di Piombino, racconta i progetti, ottanta, realizzati per sostituire l’altoforno. Ci sono quattro vie percorrbili, ma bloccate economicamente dal trattato di Nizza. E denuncia con veemenza, in polemica con Beppe Grillo: “Io sono un appestato e vi potrei contagiare. Quello incazzato sono io e non Grillo che è già stato smentito riguardo ai soldi che intente sbloccare in Europa. Quando si dice che l’altoforno di Piombino produce debiti, non è vero. Voglio chiudere l’altoforno e noi siamo incazzati”. E aggiunge: “A Piombino vogliamo continuare a colare l’acciaio, perché è da lì che riparte un Paese. Io non lo voglio l’assistenzialismo, lo dovete dare a chi ha fatto chiudere la fabbrica. I forni elettrici? Da noi, l’energia elettrica costa il triplo che in Germania. In Germania, stanno sistemando gli altoforni. Da noi, non c’è politica industriale perché si sono cambiati sette governi in dieci anni”
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