“Il giornalista precario non può essere un cronista libero”. Ne è convinto Ciro Pellegrino che al Festival del giornalismo di Perugia ha moderato un panel su informazione e contratti atipici. “Se il precariato è una forma di ricatto lavorativo, questo ricatto è incompatibile con una professione come questa”. In Italia però esiste una legge sull’equo compenso per i cronisti che fissa un prezzo minimo per il pagamento di un pezzo. “Peccato che questo tetto non sia stato ancora stabilito, né dai governi precedenti, né tantomeno da quello in carica – attacca Alessandro – A tale riguardo è da un mese e mezzo che aspettiamo di essere ricevuti dal sottosegretario all’Editoria Luca Lotti”   

La Repubblica tradita

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