E’ partito alle venti da piazza Oberdan il corteo milanese antifascista che si oppone alla manifestazione di estrema destra che nelle stesse ore sfilerà partendo da piazzale Susa in ricordo del militante di destra Sergio Ramelli, assassinato 39 anni fa a Milano. “I tempi sono maturi perché Questura e Prefettura prendano provvedimenti”, dichiara lo storica ‘guardia del corpo’ di Giuliano Pisapia, Paolo Limonta, che aggiunge: “Il sindaco ha espresso chiaramente la sua contrarietà alla manifestazione fascista e mi ha chiesto di rappresentarlo oggi in corteo”. Un migliaio i partecipanti, tra militanti di Rifondazione comunista, del Partito comunista dei lavoratori, di centri sociali e dei comitati studenteschi. Tutti al seguito dello striscione del Comitato 29 aprile, che ai cortei nazifascisti risponde molto semplicemente “no, grazie”. Presente anche una sezione locale dell’Anpi. “Ma l’Anpi nazionale non c’è”, spiega un iscritto con rammarico. Assenti anche le bandiere del Pd. “Non vedo perché il centrosinistra non debba chiedere il rispetto della Costituzione insieme alle persone che sono qui oggi”, commenta Maso Notarianni della Lista Tsipras. “Infondo”, spiega un insegnante, “la sinistra deve essere antifascista, ma l’antifascismo non è solo di sinistra” di Franz Baraggino e Francesca Martelli

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Milano, Pisapia alla cerimonia per Ramelli: “Fatti simili non si ripetano mai più”

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