Solo la Serbia peggio dell’Italia per sovraffollamento delle carceri in Europa. E’ uno dei dati pubblicati nel rapporto 2012 sulle carceri del Consiglio d’Europa. I dati diffusi oggi dal Consiglio d’Europa sulla situazione nelle carceri dei suoi Stati membri nel 2012 non fanno che confermare che l’Italia deve riuscire a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario. Nel 2012, un anno prima della sentenza Torreggiani con cui la Corte di Strasburgo condannava il nostro Paese per il sovraffollamento carcerario, l’Italia è risultata ancora una volta nella top ten di quelli con il maggior numero di detenuti per posti disponibili. In quel momento, con 66.271 detenuti e 45.568 posti disponibili, c’erano 145 carcerati per ogni 100 posti. Peggio dell’Italia solo la Serbia, con un rapporto di quasi 160 detenuti per ogni 100 posti. Proprio domenica scorsa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era tornato sulla questione che è stata oggetto del suo primo e unico messaggio alle Camere: “E’ ora – ha detto il capo dello Stato – a distanza di oltre sei mesi dal messaggio da me rivolto al Parlamento a questo proposito – di fare il punto sulle misure adottate e da adottare (sulle carceri, ndr) , anche in ossequio alla nota sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. Nello stesso comunicato Napolitano aveva sottolineato il suo ringraziamento a Papa Francesco “per il generoso gesto della sua telefonata di qualche giorno fa a Marco Pannella, che si espone anche a un grave rischio per la sua salute per perorare la causa delle migliaia di detenuti ristretti in condizioni disumane in carceri sovraffollate e inidonee”.

Quanto ai dati del rapporto del Consiglio d’Europa va detto che la Grecia, che nel rapporto 2011del Consiglio d’Europa, era seconda per sovraffollamento carcerario dietro alla Serbia e davanti all’Italia, non ha inviato i dati per il 2012. E’ per questo motivo che probabilmente l’Italia risulta prima per sovraffollamento tra i paesi Ue. Nel rapporto pubblicato oggi (denominato Space I), il nostro paese con 145,4 detenuti per ogni 100 posti disponibili è secondo in assoluto alle spalle della Serbia (159,3) e davanti a Cipro (140,1), Ungheria (138,8) e Belgio (131,7). Sono complessivamente 21 i paesi del Consiglio d’Europa in cui ci sono più carcerati dei posti a disposizione. Dei paesi Ue, oltre a Italia, Cipro, Ungheria e Belgio, entrano nella classifica anche Croazia (sesta con 120,9), Romania (settima, 118,9), Francia (ottava, 117,0), Portogallo (nono, 112,7). Rep. Ceca (14esima, 106,3), Slovenia (16esima, 105,2), Scozia e Finlandia (17esime, 104,6), Slovacchia (19esima, 102,6) e Austria (21esima, 100,3).

L’Italia è terza tra i Paesi del Consiglio d’Europa e prima tra i 28 della Ue per numero di detenuti in attesa di giudizio. Secondo il rapporto l’Italia con 12.911 detenuti in attesa di giudizio (di cui 10.717 stranieri) è preceduta da Turchia (32.470) e Ucraina (16.281). Ma tra i paesi Ue il nostro paese precede Francia (12.870) e Germania (11.195). Non solo: l’Italia nel 2012 è stato il Paese con il maggior numero di detenuti stranieri nelle sue carceri. In totale erano 23.773, e rappresentavano quasi il 36% dell’intera popolazione carceraria. Il 45% era in attesa di giudizio, e quasi il 21% era un cittadino di un altro Stato membro dell’Unione europea. Questi sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto del Consiglio d’Europa sulla popolazione carceraria nei 47 Stati membri, fotografata al settembre 2012. In base ai dati forniti dal Consiglio d’Europa, dopo l’Italia i Paesi con più detenuti stranieri sono la Spagna (23.423), la Germania (19.303), la Francia (13.707) e l’Inghilterra e il Galles (10.861). In termini percentuali il paese con la più alta presenza di detenuti stranieri è però il Principato di Monaco, dove i non monegaschi rappresentano il 95% dei detenuti. Sempre in termini percentuali seguono l’Andorra, la Svizzera, il Lussemburgo e il Liechtenstein e Cipro.

Nelle carceri italiane nel 2011 si sono suicidate 63 persone. Il nostro paese è secondo solo alla Francia, dove nello stesso anno si sono tolti la vita 100 detenuti. Seguono poi le carceri d’Inghilterra e Galles (57), Germania (53) e Ucraina (48). L’Ucraina è invece lo Stato dove si registra il maggior numero di morti dietro le sbarre, 1009, seguono poi la Turchia (270), la Spagna (204) e Inghilterra e Galles (192). In Italia invece il numero didetenuti deceduti in carcere è di 165, cifra che ricomprende i suicidi, anche se per le altre morti il nostro Paese, come quasi tutti gli altri, non fornisce dati sulle cause. Si sa solo che per il 2011 l’Italia dichiara che nessuna di queste persone è stata vittima di omicidio.

Per quanto riguarda invece i detenuti stranieri in attesa di giudizio l’Italia ne ha più di tutti in termini assoluti, 10.717. In Spagna sono quasi 6mila, mentre in Germania sono 5.171. La Germania è invece lo Stato in cui sono detenuti più cittadini di altri paesi dell’Unione europea, 6.580, contro i 4.970 in Italia, i 4.875 in Spagna, mentre in Francia i cittadini di altri Stati Ue sono 3.330 e in Inghilterra e Galles 3.808.

Dai dati diffusi dal Consiglio d’Europa e che si basano sulle informazioni fornite dall’amministrazione penitenziaria italiana, il nostro Paese ha speso in media 123,75 euro al giorno per ogni detenuto nel 2011, quasi 7 euro in più rispetto all’anno precedente (116,68 euro). Dallo stesso rapporto emerge anche che tra il 2011 e il 2012 è aumentato il numero di guardie carcerarie, mentre al contempo scendeva il numero di detenuti. Le guardie carcerarie sono passate tra il 2011 al 2012 da 35.458 unità a 36.794, mentre i detenuti sono scesi da 67.104 a 66.271. L’Italia resta quindi uno dei grandi paesi europei dove si spende di più per i detenuti e c’è un migliore rapporto tra il loro numero e quello di guardie carcerarie. In Francia nel 2011 sono stati spesi in media 96 euro per detenuto e nel 2012 c’erano 25.082 guardie carcerarie per un totale di 66.704 detenuti. In Germania nello stesso anno c’erano 26.768 guardie carcerarie per 69.268 detenuti, mentre la Spagna, con quasi lo stesso numero di detenuti, aveva 18.620 guardie carcerarie.

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