Non si arrendono le famiglie dei 34 pazienti in cura agli Spedali Civili di Brescia, nemmeno davanti alle inchieste della magistratura torinese e dei giudici di San Marino su Davide Vannoni. “Lunedì 5 maggio saremo all’ospedale di Brescia con i Carabinieri. Le infusioni devono riprendere”, dice Antonio Genova, papà del piccolo Gioele, che a seguito dell’ordinanza del tribunale di Marsala ha stabilito (come era successo a Trapani) la data entro cui deve essere fatta l’infusione del cosiddetto metodo Stamina presso gli Spedali Civili. I genitori pro-Stamina hanno sostenuto Vannoni alla presentazione a Monza della lista per le Europee “Io Cambio”. In realtà i trattamenti erano bloccati da due mesi a causa dell’assenza della biologa di Stamina Erica Molino: a questo si era aggiunta l’obiezione di coscienza dei medici dell’ospedale pubblico lombardo che hanno deciso di non procedere con le infusioni fino al parere del nuovo comitato ministeriale su Stamina di Francesca Martelli

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