Truffa e somministrazione di farmaci nocivi le ipotesi di reato per cui la magistratura sammarinese ha aperto un fascicolo a carico di Davide Vannoni, ideatore metodo Stamina, e il chirurgo specialista in anestesia Luciano Fungi. Per entrambi i fatti contestati risalgono al 2007. Il fascicolo è affidato al commissario della legge Simon Luca Morsiani che ha richiesto con rogatoria gli esiti delle indagini a Torino e potrebbe decidere di interrogare Vannoni. Lo scrive il dorso riminese del Resto del Carlino. Su Stamina lo scorso gennaio l’Authority per la Sanità sammarinese aveva presentato una denuncia esposto in tribunale chiedendo di individuare chi spianò la strada, in quegli anni, a Vannoni che sul Titano era diventato legale rappresentate della Rewind, società però mai autorizzata ad operare.

Nell’esposto venivano anche riportate le dichiarazioni dello stesso Vannoni, che replicando a Carmine Vona, il paziente numero 52 nell’inchiesta aperta a Torino e che finì al pronto soccorso di San Marino dopo un trattamento, aveva detto pubblicamente durante una trasmissione televisiva: “Il centro dove venivano praticate le terapie era autorizzato dalla Repubblica di San Marino“. Nel gennaio del 2010, la magistratura sammarinese rispondendo ad una rogatoria partita da Torino, sequestrò 45 cartelle cliniche inviate agli inquirenti torinesi. La magistratura sammarinese dovrà fare ora luce sul perché Vannoni abbia sostenuto che il governo sammarinese autorizzò certe pratiche.

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