Da anni denunciamo il modo in cui le FS sabotano il trasporto ferroviario!

Anni fa appoggiammo la protesta di alcuni gruppi di viaggiatori a causa del sistema delle coincidenze.
Le FS, oltre a scegliere sistematicamente poltrone scomode organizzavano (e organizzano tutt’ora) l’orario ferroviario in modo tale che le coincidenze con le linee orizzontali sulla linea Milano/Napoli ti fanno aspettare minimo mezz’ora. In pratica, prendi il super rapido e poi perdi tutto il vantaggio per aspettare la coincidenza, come ad esempio da Firenze per Pisa o per Perugia.
Ora Yuri Rambelli mi segnala che si è arrivati a rendere impossibile in tempi brevi il viaggio da Ravenna a Firenze, senza passare per Bologna, che fino a poco tempo fa era possibile (ma mal segnalato) in un tempo pari a quello che si impiega con l’alta velocità passando per Bologna.
Una scelta protezionista degna della Compagnia delle Indie a tutto danno dei viaggiatori.
Ma le FS non erano al servizio dei viaggiatori?  
Speriamo che ora che Moretti se ne è andato cambi qualche cosa. E che magari i sindacati si rendano conto che i vertici delle FS stanno sabotando l’azienda (la domanda è: perché i sindacati non si impegnano a far pressione sulle FS perché usino il buon senso?).

“Nei mesi scorsi – racconta Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna avevamo raccontato come dalla Bassa Romagna, così come da Ravenna, fosse possibile raggiungere direttamente Firenze in treno attraverso il collegamento ferroviario via Faenza, un’alternativa comoda ed economica per collegare la Romagna con il capoluogo toscano, poi con il nuovo orario la sorpresa: il treno è sparito. Sarà un caso o c’è la precisa volontà di costringere i viaggiatori a prendere il Frecciarossa Bologna-Firenze?”
Ad esempio, con il vecchio orario il treno in partenza da Lugo alle 7.00 arrivava in pochi minuti a Faenza e dopo una sosta di appena 4 minuti ripartiva per Firenze: una soluzione che permetteva di raggiungere il capoluogo toscano nello stesso tempo che si impiegherebbe passando da Bologna e prendendo il Frecciarossa, ma spendendo un terzo della cifra. Era però un “treno fantasma”, in quanto con la sosta a Faenza il regionale cambiava codice, diventando a tutti gli effetti un altro treno, anche se materialmente era lo stesso, e visto il tempo di sosta breve in stazione non era nemmeno segnalato come coincidenza.
“Con il nuovo orario – commenta Rambelli – quel treno è stato posticipato di qualche minuto, ora parte da Lugo alle 7.12 e arriva a Faenza alle 7.30, quando il corrispondente treno per Firenze è partito da 10 minuti, insomma, già era un treno fantasma, adesso è proprio scomparso, ma oltre al danno la beffa: si tratta dello stesso convoglio che sosta per 50 minuti in stazione a Faenza, magari con i motori accesi, e poi parte per Firenze alle 8.20”.
Sia sulla direttrice Lavezzola-Lugo-Faenza che su quella tra Ravenna e Faenza è ora praticamente impossibile un collegamento diretto con Firenze. I già pochi treni sono stati infatti in gran parte sostituiti da autobus che impiegano il doppio del tempo, non garantiscono lo stesso livello di comfort e sicurezza e quasi mai consentono di prendere la coincidenza per Firenze, a meno di non voler attendere un’ora in stazione a Faenza. 

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