Lo spettacolo di Beppe Grillo è approdato ieri sera al Ciak di Milano. La maggior parte di chi è riuscito ad accaparrarsi i biglietti prima del sold out sostiene il Movimento 5 stelle e non si domanda se quello che sta per vedere sarà uno spettacolo comico o un comizio politico. “L’uno e l’altro”, si augurano i più. Il tema, centrale fin dal titolo ‘Te la do io l’Europa‘, interessa. E il referendum sull’euro auspicato da Grillo pare a tutti una buona idea. “Torniamo alla lira”, dicono in molti, convinti che non sarebbe poi così complicato. Altri la vedono più difficile, ma “non si può stare in questa Europa”. Insomma, chi entra al Ciak di Milano si dice pronto ad eleggere la prima compagine grillina da mandare al Parlamento europeo. Per ridiscutere le condizioni della moneta unica e la partecipazione italiana all’Unione. Ma di Europa quanto ne sanno gli italiani che vanno a sentire Grillo? Poco o nulla, si direbbe. Parole come Ecofin o Eurogruppo dicono poco. Quanti sono poi i paesi dell’eurozona? Buio totale. Si fatica anche sull’anno di nascita della Ue. “Il referendum che propone il M5S servirebbe anche per informare le persone, per renderle consapevoli”, spiega una attivista. Come darle torto?  di Franz Baraggino

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