“Quando uno va a casa e trova un papà che si chiama Ugo e la mamma che si chiama Ugo ed entrambi hanno la barba, io dico solo: ma siete matti?”. E’ il furibondo attacco di Carlo Giovanardi contro le adozioni gay, ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24. “Alle ‘Invasioni Barbariche’ (La7, ndr)” – continua – “ho sentito il deputato Pd Ivan Scalfarotto che diceva di avere le gonadi e dunque di poter mettere al mondo dei bambini. Ma che cacchio dice? Nessuno gli ha detto: ma voi due, Ugo e Ugo, come fate a fare dei bambini? Appunto, andando a comprare le poveracce che devono fare la gestazione per loro, vanno a trovare delle schiave”. E rincara: “Scalfarotto dice che due uomini rivendicano il diritto di avere bambini, cose fuori dalla natura. E nelle scuole vanno a dare in mano ai bambini, come alla mia nipotina di 3 anni, un pinguino con le uova e dicono che da due pinguini maschi viene fuori l’uovo. Giù le mani dai bambini!“. Si passa poi a commentare il “Dudù act”, il testo ideato da Renato Brunetta sugli animali domestici, e l’ospitata del deputato di Forza Italia a Uno Mattina (Rai Uno): “I canili in Italia costano 600 milioni di euro all’anno. Una spending review la farei. Prima degli animali vengono donne, bambini e famiglie. La Brambilla addirittura dice che non si possono toccare nemmeno i topi per la sperimentazione sui farmaci”. E aggiunge: “Gli animalisti sono molto più pericolosi dei separatisti veneti. Fanno attentati, bruciano furgoni, danneggiano negozi. Ci sono aziende e stabilimenti distrutti e danneggiati da questi estremisti”. Giovanardi poi racconta: “Una volta sono andato a difendere quei poveracci del circo. Ho trovato venti vegane vestite di nero con le mani verniciate di rosso, che insultavano e mi davano dell’assassino perchè mangio prosciutto, parmigiano e uova. In America ci sono leggi che bloccano questi fanatici dell’animalismo”. Immancabile l’invettiva contro le droghe leggere e in particolare contro il rapper J-Ax: “Canta addirittura in Rai brani sull’erba? E’ un cattivo maestro” di Gisella Ruccia

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