”Mi sembra che stiano mettendo in galera le idee e le opinioni: questa è una prova di debolezza e non farà altro che rinfocolare lo spirito indipendentista e separatista dei veneti e non solo”: lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sull’arresto dei secessionisti veneti con l’accusa di terrorismo. Maroni ha anche aggiunto che domenica parteciperà alla manifestazione organizzata dalla Lega a Verona. Intanto il cardinal Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente Cei ha commentato la situazione a margine della Messa celebrata alla Ansaldo Energia: “Ogni forma di violenza è sempre da ripudiare” e “le difficoltà ci sono per tutti, non solo per una parte del Paese e sono anche gravi. L’Italia è una sola. La questione della decentralizzazione di alcune funzioni va vista in un’ottica di non violenza, di collaborazione, di unità del Paese. Va comunque fatta salva l’unità, non solo ideale e storica ma effettiva dell’Italia”.

Ieri un’operazione del Ros ha portato all’arresto di 24 persone con le accuse di associazione con finalità di terrorismo, eversione, fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Numerose le attestazioni di solidarietà arivate dalla Lega nord. E’ stato il segretario Matteo Salvini a lanciare una manifestazione di sostegno alle persone coinvolte per domenica a Verona.

Secondo il governatore lombardo, l’operazione coordinata dalla Procura di Brescia è “un intervento muscolare abnorme rispetto all’entità dei fatti”. “Mi sembra veramente una vicenda surreale perché sono stati arrestati per una parodia di carro armato e per aver detto al telefono ‘Basta tagliare il salame, dobbiamo armare la dinamite’ – ha proseguito -. Mi vengono in mente espressioni simili usate dai leghisti per tanti anni”.

Lo stesso Salvini è tornato sull’argomento ad Agorà su Raitre, facendo un parallelo con il nuovo arresto dell’ex sottosegretario (in un governo Pdl-Lega) Nicola Cosentino. “Mi pare che da una parte si parli di camorra, dall’altra ci sia una vergogna”, ha risposto il segretario leghista al conduttore Gerardo Greco che gli chiedeva se sia possibile fare un parallelo tra gli arresti di Cosentino e dei secessionisti. “Gli italiani per due anni hanno pagato intercettazioni, pedinamenti, centinaia di uomini dei reparti operativi speciali dei Carabinieri. – ha spiegato Salvini – Dopo due anni, con un costo di milioni di euro, hanno intercettato queste 24 persone, hanno trovato una ruspa camuffata da carro armato, che va a 8 chilometri all’ora e hanno trovato un tizio che parlava di pane, salame e dinamite. Hanno arrestato padri di famiglia, pensionati e lavoratori che vogliono l’autonomia e l’indipendenza, il che fino a prova contraria non costituisce reato, mi autodenuncio anch’io. Questa è una cosa incivile e assurda”. “Noi – ha ribadito Salvini – saremo vicini agli arrestati in qualsiasi maniera”.

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