Siamo a Mahoning County nel nordest dell’ Ohio.

Il giorno 11 marzo 2014 le autorità hanno bloccato le operazioni di fracking nelle località di Poland Township e Lowellville a causa dei terremoti che si sono registrati negli scorsi giorni. Una delle scosse è stata di intensità 3.0 Richter, l’altra di intensità 2.6 Richter.

Ci sono qui sette pozzi da fracking. I circa 1100 residenti di Lowelville hanno avvertito le scosse, e così le autorità per precauzione hanno fermato le trivelle per capirne l’origine. L’operatore del sito è la ditta texana Hilcorp Energy che manda un comunicato in cui si afferma che non si sa se la colpa sia del fracking o no e che “è troppo presto” per giungere a conclusioni di qualsiasi genere. Per quanto ne sanno loro non ci sono prove che terremoti e trivelle siano correlati. Dicono anche che molti sono stati i pozzi trivellati in passato senza problemi ma che il “public safety” e’ la loro prima priorità.

Non è la prima volta che attività di fracking causano terremoti avvertiti dalle popolazioni in Ohio.

Nel 2011 ci fu una serie di terremoti inaspettati a Youngstown di cui il più grave di intensità 4.0 Richter: sebbene all’inizio autorità e petrolieri ripetessero il mantra che trivelle e terremoti non fossero correlati, dopo varie indagini e vari anni si giunse alla conclusione che furono proprio le attività di reiniezione di rifiuti tossici da fracking a causare i terremoti in una zona non particolarmente sismica. Furono vietate attività di reiniezione per un raggio di cinque miglia, circa otto chilometri, attorno ai pozzi di Youngstown. 

Oltre ai terremoti, in Ohio ci sono stati oltre 150 segnalazioni di acqua di falda inquinata con sostanze di scarto dell’attività petrolifere.

Qui le mappe dell’Ohio al petrolio e la storia in dettaglio di Youngstown.

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