Parla Lucia Poli, moglie di Eddy De Falco, il commerciante che si è suicidato perché non riusciva a pagare una multa degli ispettori di 1.950 euro più altre due marche da bollo da 300 euro da pagare entro 24 ore pena la chiusura del locale. Lucia racconta: “I funzionari ci hanno detto: ‘Ma come, un commerciante non ha 2.000 euro?’. Eddy lavorava 16 ore al giorni, 21 anni fa, all’apertura della pizzeria, avevamo grandi speranze di un futuro insieme. Eddy non si è arreso perché aveva passione per un lavoro che faceva da quando aveva 14 anni. Quel locale era per tutto”. E accusa: “Lo Stato in questo momento di crisi dovrebbe essere più vicino al cittadino. E invece ti pugnala alle spalle. La cosa più tremenda sono state quelle 24 ore di scadenza per pagare. Hanno messo Eddy con le spalle al muro. E allora o ci si ammazza o ci si rivolge agli usurai”

Articolo Precedente

Servizio Pubblico, il suicidio di Eddy. Ha senso l’ispettorato del lavoro?

next
Articolo Successivo

Servizio Pubblico, fratello di Eddy: “Non lavoro perché iscritto alla Fiom”

next